ELENCO PREZZI PROVINCIALE
2022
Edito dalla Provincia Autonoma
di Trento
Gruppo di lavoro per l'aggiornamento
e completamento dell’Elenco Prezzi
Agenzia
Provinciale per le Opere Pubbliche
Settore
Opere Stradali
|
ing. Mario
Monaco
coordinatore - ing. Paola Bonetti
per. ind. Michele Vicentini
|
Settore Opere Edili
Bioedilizia
|
per. ind. Corrado Webber
ing. Matteo Toffanin
geom. Mauro Trentin
geom. Sergio Giamberardino
geom. Piergiorgio Pasquali
ing.i. Luigi Pavan
ing. Nicola Tamanini
ing. Giulia Guella
per. ind. Massimo Molinari
arch. Lorenzo Zeni
|
Settore Opere Igienico
Sanitarie
|
geom. Franco Zanetti
geom. David Conotter
|
Settore Opere Beni culturali
|
geom. Tiziano Vicentini
dott.ssa Elisabetta Mottes
arch. Cinzia D’Agostino
geom. Claudio Vicenzi
Susanna Fruet
Lucia Giovannini
|
Settore Opere Agricole
|
Gioacchino Lo Medico
|
Settore
Opere Valorizzazione Ambientale
|
geom. Luca Pizzini
|
Settore Opere Idrauliche
|
geom. Giovanni Baldo
|
Settore Opere Geognostiche-Geotecniche
|
ing. Lorenzo Santuliana
|
Settore Opere Forestali
|
geom. Carlo Anderle
|
Settore Opere di Prevenzione
rischi
|
ing. Lorenzo Franch
|
Settore Opere Stradali – Fibre
ottiche
|
Walter Ortombina
|
Presentato a:
Consorzio dei Comuni trentini
Associazione degli Artigiani della Provincia di
Trento
Associazione Trentina dell’Edilizia (ANCE)
Associazione degli Industriali della Provincia di
Trento (Confindustria)
Comitato interprofessionale
Sindacati CISL CGIL UIL FeNALT
PREMESSE
Ai fini della trasparenza
e del coordinamento dell'attività tecnico-amministrativa nel settore dei lavori
pubblici, la Giunta provinciale approva l’Elenco prezzi da applicarsi ai lavori
pubblici di interesse provinciale, così come previsto dalla L.P. 10 settembre 1993 n. 26 che, con le modifiche introdotte dalla L.P. 2 agosto 2017 n.
9, viene pubblicato entro il 31 dicembre di ogni anno.
L’ultima pubblicazione vigente dell’elenco prezzi
provinciale è avvenuta con la D.G.P. n. 2233 del 2 dicembre 2020, ora si
procede con la pubblicazione per l’anno 2022.
Nel corso di quest’anno, oltre al consueto aggiornamento di
prezzi elementari e delle voci, sono stati elaborati nuovi prezzi nell’ottica
di agevolare il compito di Tecnici, Progettisti, Coordinatori per rendere il
preziario provinciale uno strumento di riferimento per le opere pubbliche.
Come ormai noto, l’Elenco prezzi provinciale riporta voci e
prezzi informativi da impiegare nella preventivazione esecutiva e nei relativi
Capitolati Speciali d'Appalto di opere pubbliche realizzate nell'ambito del
territorio provinciale e costituisce necessario parametro di riferimento sia
nella fase di progettazione e di affidamento lavori sia nell’eventualità di
definizione o di concordamento di nuovi prezzi.
Resta sempre compito del progettista:
-
valutare criticamente le singole voci da
utilizzare ed il relativo prezzo;
-
provvedere, eventualmente, al loro
adeguamento in base alla reale situazione di esecuzione dei lavori e
all’andamento congiunturale del mercato;
-
individuare eventuali nuove voci in
quanto non disponibili.
Nella relazione tecnica prevista dallo specifico livello di
progettazione dovranno essere riportate, in apposito paragrafo, le motivazioni
degli eventuali scostamenti dall’Elenco prezzi provinciale
L’elenco prezzi provinciale permette un’elaborazione progettuale
chiara, in quanto gli scostamenti dovranno essere sempre motivati, facilita e
semplifica l'analisi in fase di offerta e consente il necessario rigore nell'azione
di controllo e sorveglianza sia in fase di approvazione dello studio
progettuale sia durante la realizzazione dell'opera.
Queste premesse hanno carattere generale e sono valide per
l’Elenco prezzi provinciale nella sua interezza; le premesse per il singolo
settore o capitolo introducono ulteriori precisazioni che prevalgono su quelle
generali.
Maggiori indicazione nel capitolo CRITERI DI UTILIZZO DEL
LISTINO.
NOVITA’ EDIZIONE 2022
Le principali novità dell’Elenco prezzi 2022
sono:
1. rinumerazione
del capitolo A.5 “SOVRAPREZZI” in A.10 “SOVRAPREZZI”;
2. inserimento
nuove modalità di calcolo a metro quadro e nuovi profili in legno lamellare dei
serramenti all’interno del capitolo B. ”OPERE EDILI”
3. revisione
e aggiornamento del capitolo C. “OPERE BENI CULTURALI”;
4. inserimento
del nuovo capitolo O. “BIOEDILIZIA” in sostituzione del capitolo N. “CASA IN
LEGNO”;
5. correzione
di imprecisioni riscontrate nella pubblicazione precedente.
CRITERI AMBIENTALI MINIMI
In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie
all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri
di sostenibilità energetica e ambientale” del D.lgs. 50/2016 “Codice degli appalti”
(modificato dal D.lgs 56/2017), che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione
da parte di tutte le stazioni appaltanti.
La Provincia autonoma di Trento, con la Delibera di Giunta
Provinciale n. 141/2018 è intervenuta ai sensi della vigente normativa prevedendo
che in Trentino fino al 31 dicembre 2019 con riguardo al servizio di progettazione
e ai lavori di manutenzione, ristrutturazione e costruzione di edifici
pubblici, l'applicazione della normativa statale sia sospesa, con l'eccezione
dei criteri ambientali indicati dal punto 2 della stessa Delibera di Giunta
Provinciale n. 141/2018, in particolare:
1. è differito al 31 dicembre 2019 l’applicazione del DM 11 ottobre 2017
in materia di CAM nella progettazione di opere pubbliche;
2. è stabilita comunque l’applicazione di alcune regole tecniche
dei CAM per il risparmio energetico specificando l’esclusione delle
manutenzioni;
3. è raccomandata l’applicazione delle specifiche tecniche
dei componenti edilizi previste dai CAM;
4. è confermata l’applicazione dei contenuti della
deliberazione n. 27 del 2017 per quanto riguarda la ristorazione collettiva
fino al 31
dicembre 2019.
La Delibera di Giunta Provinciale n. 2076/2019 considerato
il permanere di diverse problematiche applicative, tenuto conto delle criticità
rilevate dalla stessa ANAC nonché del fatto che il Ministero sta ancora
elaborando delle Linee Guida per l’applicazione dei criteri, è intervenuta per
differire ulteriormente l'applicazione dei CAM nazionali per la ristorazione e
l'edilizia fino al 31
dicembre 2022, pur confermando le applicazioni previste nella
deliberazione di Giunta Provinciale n. 141 del 2018.
Premesso ciò, nella redazione del presente Elenco prezzi si
è scelto di non tenere conto delle specifiche tecniche CAM: perciò sarà
cura del progettista valutare all’interno della singola voce il rispetto dei
requisiti eventualmente richiesti e, ove necessario, adeguare la descrizione
della voce ed eventualmente anche il prezzo conformemente al requisito CAM da
raggiungere.
INCIDENZA COSTI
Con la revisione delle analisi alla base dell'Elenco prezzi
sono state verificate le incidenze delle varie categorie di costo e, dove
l'analisi è stata riveduta e validata, queste vengono pubblicate a fianco del
prezzo.
Le categorie di costo pubblicate sono:
-
costo
della manodopera in cantiere
-
costo
dei noli e dei macchinari in cantiere
-
costo
dei materiali franco cantiere
La differenza tra la somma delle varie incidenze e il 100%
è di norma rappresentata dalle spese generali (SG) e dall'utile di impresa (Ut);
in alcuni casi (molto limitati) a queste si devono aggiungere ulteriori costi
(ad esempio il costo delle indennità) che non vengono pubblicati per problemi
di layout.
Si sottolinea che il costo della manodopera è
esclusivamente quello di cantiere, mentre le lavorazioni eseguite a monte (in
stabilimento, in officina, ecc.) sono ricomprese nel costo dei materiali franco
cantiere; all'interno di quest'ultimo sono inoltre compresi i costi di
trasporto.
Nel capitolo A.4 “ONERI E INDENNITÀ”, per la loro natura di
“oneri”, non vengono riportate le percentuali di incidenza dei costi sui
singoli prezzi, in quanto è un onere obbligatorio che deve essere
necessariamente sostenuto dall’appaltatore in quanto previsto e/o disciplinato sia dalla Legge che dalle indicazioni progettuali.
Nelle varie voci di “Impianto cantiere”, essendo costi riconosciuti all’appaltatore
per avviare le attività di cui alla voce, non vengono riportate le percentuali
di incidenza dei costi sui singoli prezzi.
CRITERI
DI ELABORAZIONE
L’Elenco prezzi provinciale è organizzato in settori,
capitoli e paragrafi che raccolgono le voci differenziate in tipi che riportano
i requisiti, le caratteristiche tecniche e le modalità di esecuzione dei manufatti
delle opere che si intendono realizzare. I settori e capitoli analizzati sono:
A. MANODOPERA, NOLI E
TRASPORTI
A.01. MANODOPERA
A.02. NOLI E TRASPORTI
A.04. ONERI E INDENNITÀ
A.10. SOVRAPPREZZI
B. OPERE EDILI
B.02. OPERE DA
IMPRENDITORE EDILE - DEMOLIZIONI E MOVIMENTO TERRA
B.04. OPERE DA IMPRENDITORE
EDILE - EDILIZIA STRUTTURALE
B.06. OPERE DA
IMPRENDITORE EDILE - EDILIZIA COMPLEMENTARE
B.08. OPERE DA
IMPRENDITORE EDILE - EDILIZIA PREFABBRICATA
B.15. OPERE DA
INTONACATORE E STUCCATORE
B.18. OPERE DA
PAVIMENTISTA E CONTROSOFITTATORE
B.21. OPERE IN PIETRA NATURALE
B.24. OPERE DI
IMPERMEABILIZZAZIONE ED ISOLAZIONE TERMOACUSTICA
B.27. OPERE DA
CARPENTIERE IN LEGNO
B.30. OPERE DA
LATTONIERE
B.33. OPERE DA PITTORE
B.36. OPERE DA
FALEGNAME SERRAMENTISTA
B.39. OPERE DA FABBRO E
SERRAMENTISTA
B.42. OPERE DA SERRAMENTISTA
IN PVC
B.45. OPERE DA
SERRAMENTISTA ANTINCENDIO
B.48. OPERE DA
SERRAMENTISTA (ACCESSORISTICA)
B.51. OPERE DA VETRAIO
B.62. OPERE DA
ELETTRICISTA
B.64. OPERE SPECIALI DA
ELETTRICISTA
B.66. APPARECCHI DI
ILLUMINAZIONE
B.72. OPERE DA TERMOIDRAULICO
C. OPERE BENI CULTURALI
C.02. OPERE EDILI -
DEMOLIZIONI RIMOZIONI E SGOMBERI
C.04. OPERE EDILI -
CONSOLIDAMENTI E RESTAURI
C.15. OPERE EDILI
SPECIALISTICHE - INTONACI
C.18. OPERE EDILI
SPECIALISTICHE - PAVIMENTAZIONI
C.24. OPERE EDILI SPECIALISTICHE
- RISANAMENTI
C.27. OPERE IN
CARPENTERIA TRADIZIONALE IN LEGNO
D. OPERE STRADALI
D.05. MATERIALI A PIE’
D’OPERA
D.11. OPERE D’ARTE IN
TERRA - ALL’APERTO
D.12. OPERE D’ARTE IN
TERRA - IN GALLERIA
D.21. OPERE D’ARTE
STRUTTURALI - ALL’APERTO
D.22. OPERE D’ARTE
STRUTTURALI - IN GALLERIA
D.31. OPERE D’ARTE
IDRAULICHE - ALL’APERTO
D.32. OPERE D’ARTE
IDRAULICHE - IN GALLERIA
D.41. OPERE
PROVVISIONALI E DI DIFESA – ALL’APERTO
D.42. OPERE
PROVVISIONALI E DI DIFESA – IN GALLERIA
D.51. OPERE FUNZIONALI
ED ACCESSORIE – ALL’APERTO
D.61. IMPIANTI –
ALL’APERTO
E. OPERE
IGIENICO-SANITARIE
E.01. FOGNATURE
E.03. ACQUEDOTTI
F. OPERE IDRAULICHE
F.02. OPERE E
SISTEMAZIONI IDRAULICHE
G. OPERE SETTORE
AGRICOLO
G.01. IMPIANTI IRRIGUI
H. OPERE FORESTALI
H.1. OPERE E INFRASTRUTTURE
FORESTALI
J. OPERE GEOGNOSTICHE-GEOTECNICHE
J.02. POZZI PER ACQUA
AD USO POTABILE, IRRIGUO ED INDUSTRIALE
J.05. OPERE
GEOGNOSTICHE-GEOTECNICHE
L. OPERE DI
VALORIZZAZIONE AMBIENTALE
L.01. MATERIALI PER
ARREDO NEL VERDE
L.04. MATERIALI PER OPERE
A VERDE
L.06. MATERIALI VARI DI
RIPRISTINO AMBIENTALE
L.07. OPERE A VERDE
L.08 OPERE DI ARREDO
VERDE
L.09 OPERE DI
PAVIMENTAZIONE
L.10 OPERE IN PIETRA
M. OPERE DI PREVENZIONE
RISCHI
M.05. OPERE DI
PROTEZIONE ATTIVA E PASSIVA
M.10. OPERE FERMANEVE
O. BIOEDILIZIA
O.02. OPERE DI BIOEDILIZIA
– DEMOLIZIONI
O.04. OPERE DI
BIOEDILIZIA – STRUTTURE PORTANTI VERTICALI ESTERNE E INTERNE
O.06. OPERE DI
BIOEDILIZIA – STRUTTURE VERTICALI INTERNE
O.08. OPERE DI
BIOEDILIZIA – STRUTTURE PORTANTI ORIZZONTALI
O.15. OPERE DA INTONACATORE
E STUCCATORE
O.18 OPERE DA
PAVIMENTISTA E CONTROSOFITTATORE
O.21. OPERE IN PIETRA
NATURALE
O.24. OPERE DI
IMPERMEABILIZZAZIONE E COIBENTAZIONE TERMOACUSTICA
O.27. OPERE DA
CARPENTIERE IN LEGNO
O.30. OPERE DA LATTONIERE
O.33. OPERE DA PITTORE
O.36. OPERE DA FALEGNAME
SERRAMENTISTA
O.39. OPERE DA FABBRO E
SERRAMENTISTA
O.42. OPERE DA
SERRAMENTISTA IN PVC
O.45. OPERE DA
SERRAMENTISTA ANTINCENDIO
O.48. OPERE DA
SERRAMENTISTA (ACCESSORISTICA)
O.51. OPERE DA VETRAIO
O.62. OPERE DA
ELETTRICISTA
O.64. OPERE SPECIALI DA
ELETTRICISTA
O.66. APPARECCHI DI
ILLUMINAZIONE
O.72. OPERE DA
TERMOIDRAULICO
S. COSTI DELLA SICUREZZA
S.10. DELIMITAZIONI
AREA CANTIERE
S.15. INFRASTRUTTURE
LINEARI AREA CANTIERE
S.20. INFRASTRUTTURE PUNTUALI
AREA CANTIERE
S.25. PONTEGGI
S.30. APPRESTAMENTI PROVVISIONALI
S.35. MEZZI E SERVIZI
PROTEZIONE INDIVIDUALI
S.40. MEZZI E SERVIZI
PROTEZIONE COLLETTIVI
S.50. IMPIANTI
ELETTRICI AREA CANTIERE
S.90 PRESIDI PER
EMERGENZA COVID-19
I
prezzi sono stati messi a punto per la maggior parte in base ad analisi prezzi
ovvero desunti da una serie di opere recentemente realizzate per conto
dell'Amministrazione Provinciale o dal confronto con gli operatori del settore
e/o con prezziari di varia natura.
I
prezzi tengono conto dei costi netti, delle spese generali e dell'utile dell'Impresa
e delle normative vigenti.
L’aliquota
per le Spese Generali (SG) è stata fissata nel 15% per le voci
dei settori da “A” a “O” e del 17% per il settore “S”; l’aliquota relativa all’Utile
di impresa (Ut) è stata fissata nel 10% per le voci dei settori da
“A” a “O”.
Per
il Settore “S. Costi della Sicurezza”, in considerazione del fatto che
le voci di questo settore non sono soggette a ribasso e si configurano come “spesa
che la pubblica amministrazione riconosce all’impresa, partecipando significativamente
alle azioni necessarie a garantire la sicurezza dei lavoratori nei cantieri”,
si sono riconosciute le sole Spese Generali (SG) con un’aliquota del 17%
(intendendo con questo che l’aliquota utilizzata per valutare l’Utile di impresa
(Ut) è stata fissata nello 0%).
CRITERI
DI UTILIZZO DEL LISTINO
RESPONSABILITÀ DEL PROGETTISTA
L’Elenco prezzi provinciale è stato realizzato prendendo in
considerazione situazioni di lavoro da considerarsi di tipo “medio” sia per
quanto riguarda la dimensione dell’intervento sia per quanto riguarda la
collocazione del cantiere.
Nella elaborazione del progetto, il professionista deve
effettuare le scelte delle lavorazioni e delle metodologie di esecuzione dei
lavori in base allo specifico cantiere che si dovrà realizzare.
La responsabilità del progetto, delle scelte per la
realizzazione delle opere e dei prezzi utilizzati resta a totale carico del
progettista.
Nel caso di forniture ed opere di particolare difficoltà
e/o in zone disagiate, il progettista dovrà adeguare i singoli prezzi sulla base
di analisi prezzi riferite alla specifica opera da realizzare. Rientrano in questa casistica, ad esempio, le opere od i
lavori che abbiano le seguenti caratteristiche:
-
particolare difficoltà di accesso al cantiere;
-
quota del cantiere superiore a m 1.200 s.l.m.;
-
particolare difficoltà
nell'approvvigionamento del materiale a piè d'opera;
-
tipologia particolare della struttura
e/o della lavorazione;
-
esecuzione dei lavori in presenza di
particolari difficoltà;
-
ridotta dimensione dell'intervento;
-
approvvigionamenti in tempi ristretti in
conseguenza di particolari eventi eccezionali (calamità naturali, ecc.).
-
esecuzione delle lavorazioni in notturno
e/o festivo
Il progettista, nell’ambito della relazione tecnica
prevista dallo specifico livello di progettazione, dovrà riepilogare, in
apposito paragrafo e al corretto dettaglio, le motivazioni degli eventuali
scostamenti adottati.
Il progettista, pertanto, nella citata relazione tecnica,
dichiara espressamente di aver valutato il prezzo, la sua descrizione e la
relativa analisi (o indicazione delle percentuali di incidenza), come
riportati nel presente preziario, e di averli ritenuti congrui e idonei in
relazione specificatamente al caso concreto dell’opera progettata. Diversamente,
come specificato, nel caso in cui la lavorazione non fosse presente nell’elenco
prezzi o nel caso in cui il prezzo previsto dall’elenco prezzi o la descrizione
della lavorazione o la relativa analisi (o indicazione delle percentuali di
incidenza) non fossero ritenuti, in tutto o in parte, congrui e idonei, il
progettista deve provvedere a redigere una propria analisi del prezzo, che
andrà necessariamente allegata al progetto.
SOVRAPPREZZO AI LAVORI
Per quanto sopraesposto, il progettista potrà eventualmente
applicare motivati sovrapprezzi per compensare tipologie e criticità che
condizionano l’esecuzione a “regola d’arte” dell’opera in corso di
progettazione.
A tal proposito, nel presente elenco prezzi provinciale,
nel capitolo denominato A.10 “Sovrapprezzi”, sono indicati i principali,
che potranno essere utilizzati per la formulazione di computi metrici
estimativi, nuove voci, nuovi prezzi ecc.
L’applicazione del sovrapprezzo dovrà comunque essere fatta
tenendo presente che in alcuni casi la straordinarietà è già prevista dalla
stessa natura dell’opera da realizzare: ad esempio ai prezzi del M.10 "Opere
fermaneve" non vanno applicati i sovrapprezzi per lavorazioni in quota.
COSTI DELLA SICUREZZA
Per la stima dei costi della sicurezza, (da prevedere comunque
anche quando non previsto il PSC - Piano di sicurezza e coordinamento), si
utilizzeranno, per quanto possibile, le voci del settore “S. COSTI DELLA
SICUREZZA” ed andranno evidenziate in un computo metrico estimativo specifico;
nel caso si debbano utilizzare voci presenti nei settori diversi da questo, si
dovrà procedere ad un ricalcolo della stima del prezzo togliendo al prezzo
della singola voce utilizzata il 10% di utile e successivamente il 15% di spese
generali ed aggiungendo, poi, le spese generali computate al 17% (tale
operazione si traduce nell’applicazione del coefficiente unico pari a 0,924901).
I costi stimati in questo modo non sono ribassabili e saranno riconosciuti per
le quantità eseguite salvo diverse indicazioni riportate nel capitolato speciale
d’appalto.
L’utilizzo di voci del settore “S - Sicurezza” per la stima
dei costi di lavorazioni non finalizzate specificatamente alla sicurezza
richiede di procedere al ricalcolo della relativa stima togliendo il 17% di
spese generali ed aggiungendo poi il 15% di spese generali ed il 10% di utile
d’impresa per un coefficiente complessivo di 1,081197; queste lavorazioni
saranno poste a ribasso.
SUBAPPALTO
In considerazione dei criteri di elaborazione dell’Elenco
prezzi provinciale, nella formulazione dei prezzi relativi a lavorazioni
specialistiche presumibilmente affidabili in subappalto in relazione alla
tipologia dei lavori oggetto dell'appalto principale, il progettista, a seguito
di adeguata valutazione degli oneri derivanti dal subappalto, dovrà operare, motivatamente,
delle maggiorazioni in misura non superiore al 20%.
A tale proposito si sottolinea che ogni capitolo e/o
paragrafo dell’Elenco prezzi è riferito a forniture, opere e lavorazioni eseguite
direttamente dalla ditta specializzata e comprensive delle spese generali e
dell’utile della stessa e non comprende gli oneri per l’affidamento e la
gestione del subappalto in carico alla ditta principale; nel contempo
l’esecuzione in subappalto può sollevare l’impresa specializzata da alcuni oneri
altrimenti a suo carico (ad esempio allestimento e gestione del cantiere).
UTILIZZO DELLE VOCI E NUOVE VOCI DI PREZZO
Le voci comprese nell’Elenco prezzi provinciale definiscono
le caratteristiche, le metodologie, le prestazioni e la qualità dell'intervento
da eseguire. Si raccomanda di dare un'attenta lettura alle voci inserite
nell'elaborato in quanto i materiali e le modalità esecutive sono determinanti
per la definizione del prezzo.
La modifica o l’integrazione della voce da parte del progettista comporta l'individuazione di una nuova
voce (N.V.) per la quale si dovranno fornire le opportune motivazioni,
predisporre una adeguata descrizione delle lavorazioni previste e
redigere una nuova dettagliata analisi; le motivazioni ed i riferimenti
utilizzati dovranno essere riportati in uno apposito paragrafo della sopracitata
relazione tecnica prevista dallo specifico livello di progettazione.
Nel caso di nuove voci non si dovrà fare alcun
riferimento al codice che identifica l’eventuale voce di partenza all'interno
dell'Elenco prezzi provinciale in modo da evitare false interpretazioni.
Gli adempimenti sopra previsti devono essere applicati
anche nella formulazione di nuove voci e/o nuovi prezzi relativi ai costi per
la sicurezza.
ASSISTENZE MURARIE
Le assistenze murarie fornite dall'imprenditore edile alle
opere specialistiche potranno essere calcolate "a corpo" secondo le
percentuali riportate nell'allegato prospetto A.
NORME DI MISURAZIONE
Per quanto attiene i metodi di misurazione, ove non
precisati nelle singole voci, si dovrà fare riferimento ai Capitolati Speciali
d'Appalto in uso presso la Provincia autonoma di Trento per ogni settore di
intervento.
ONERI DI CONFERIMENTO E ONERI DI SMALTIMENTO
Le Amministrazioni, i progettisti e la Direzione Lavori rendano
noto che laddove nei prezzi si trova la dicitura “oneri di discarica” essa va
intesa come “oneri di smaltimento” secondo le normative vigenti.
ONERI DI CONFERIMENTO
AD IMPIANTO DI RECUPERO
In considerazione della pluralità di situazioni riscontrabili
nei diversi cantieri e della loro localizzazione, il Progettista e/o il
Direttore dei Lavori, dovrà porre la massima attenzione nell’individuare i
rifiuti da demolizione recuperabili e valutare, all’interno del progetto, sia
le procedure che la destinazione di conferimento più idonee al loro recupero.
ONERI DI CONFERIMENTO IN IMPIANTO DI SMALTIMENTO
In considerazione della pluralità di situazioni
riscontrabili nei diversi cantieri e della localizzazione, il Progettista e/o
il Direttore dei Lavori dovrà porre la massima attenzione nell’individuare i
rifiuti da demolizione non recuperabili e valutare, all’interno del progetto, sia
le procedure che la destinazione di conferimento più idonee al loro smaltimento.
GESTIONE DEI RIFIUTI PROVENIENTI DALLE ATTIVITÀ DI SCAVO E DEMOLIZIONE
Ai sensi dell’art. 36 comma 3 del D.M. 145/2000, gli oneri
indicati nel capitolo A.04 “ONERI E INDENNITÀ” tengono conto della deduzione
del valore medio convenzionale di cessione del materiale all’impresa.
ATTIVITÀ DI DEMOLIZIONE
L’obiettivo principale nella gestione dei rifiuti prodotti
è il raggiungimento del loro più elevato grado di separazione e differenziazione
per consentire il massimo recupero come materia prima seconda e ridurne i
quantitativi da smaltire in discarica.
Fermo restando quanto stabilito dall’art. 36 del D.M.
145/2000, al fine di aumentare la possibilità di recupero dei materiali è necessario
che in fase progettuale si valuti e si espliciti con la maggior precisione
possibile con specifico “Progetto della decostruzione”, la possibilità di effettuare
una demolizione selettiva per separare materiali riutilizzabili tal quali in
situ e le varie tipologie di rifiuti che si andranno a produrre; questo poi
dovrà essere responsabilmente confermato della direzione dei lavori in fase esecutiva.
Normalmente, nelle attività di demolizione i rifiuti
prodotti possono essere raggruppati nelle due seguenti tipologie:
-
rifiuti
recuperabili destinati ad impianto di recupero;
-
rifiuti
non recuperabili destinati ad impianti di smaltimento.
ATTIVITÀ DI SCAVO
Le terre e rocce provenienti dagli scavi possono essere
classificate:
-
sottoprodotto;
-
rifiuto.
Il sottoprodotto, nel rispetto della
normativa vigente in materia ambientale, è da intendersi come un materiale che
possiede i requisiti tecnici e prestazionali che ne consentono il riutilizzo
tal quale per la costruzione di un altro manufatto/opera edile ed il riutilizzo
per la produzione di aggregati lavorati in sostituzione all’inerte naturale
proveniente da cava.
In tutti gli altri casi il materiale è da classificarsi come
rifiuto (CER 17 05 04) e destinato alle tipologie di trattamento e recupero
previste dalle norme.
Il rifiuto costituito da terre e rocce da
scavo deve essere opportunamente caratterizzato chimicamente prima di essere
allontanato dal cantiere per poter definirne la destinazione e la tipologia di
impianto adeguato a ritirare il rifiuto stesso.
FASE PROGETTUALE (attività di demolizioni e/o scavo)
Il Progetto dell’opera dovrà prevedere la
caratterizzazione/classificazione dei rifiuti prodotti suddivisi per tipologia,
la destinazione finale dei rifiuti (recupero, smaltimento o cessione
all’impresa), i relativi oneri di smaltimento e gli eventuali costi del
trasporto ad una distanza eccedente i 10 km dal cantiere e quanto altro necessario.
Nella fase di indagine conoscitiva (stakeholders), il
Progettista dovrà indagare anche sulla natura dei materiali costituenti le
strutture edili o i corpi stradali e sulla natura dei terreni da scavare e
movimentare.
Inoltre, il Progettista deve valutare attentamente le strutture
da demolire in base alle tecnologie costruttive, alla natura dei materiali ed
all’eventuale presenza di rifiuti pericolosi al fine di procedere con una
corretta gestione dei rifiuti prodotti.
Per quanto possibile e sulla base delle tecnologie disponibili,
è auspicabile che siano riutilizzati nell’opera i rifiuti prodotti
nell’attività di demolizione ed i materiali provenienti dagli scavi, fatto
salvo che le lavorazioni siano autorizzate e producano una materia prima secondaria
avente i requisiti tecnico/ambientali conformi a quanto richiesto dalle norme
vigenti.
Il Progettista deve valutare ed indicare le quantità e
tipologie di materiali eventualmente riutilizzabili tal quali in situ derivanti
da demolizione selettiva, che dovranno poi essere verificati in fase esecutiva
dal Direttore dei Lavori.
FASE ESECUTIVA (attività di demolizioni e/o scavo)
Il Direttore dei Lavori accerta la natura e le
caratteristiche tecniche dei materiali derivanti dalle attività di demolizione e
di scavo.
Il Direttore dei Lavori accerta la natura, le
caratteristiche tecniche e le quantità dei materiali eventualmente riutilizzabili
tal quali in situ derivanti da demolizione selettiva previsti in progetto.
Le quantità dei rifiuti provenienti da destinare a discarica
e/o impianto di trattamento e recupero, dovranno essere debitamente documentate
dall’Appaltatore/Produttore del rifiuto allegando alla contabilità i documenti
che attestano il regolare conferimento presso impianto autorizzato.
Il Direttore dei Lavori deve presidiare alle attività di
demolizione e/o scavo affinché la demolizione ed il movimento dei materiali avvenga
in modo tale da consentire il massimo della selezione dei rifiuti e quindi la
conseguente riduzione dei costi di gestione del rifiuto stesso.
Il Direttore dei Lavori deve verificare la corretta
attribuzione del codice CER assegnato alle varie tipologie di rifiuti prodotti
ed accertare il contenuto di impurità nel rifiuto destinato al recupero.
IDONEITÀ ALL’UTILIZZO DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE
Dal primo luglio 2013 è in vigore il Regolamento Prodotti
da Costruzioni n. 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio che abroga la
Direttiva 89/106/CEE del Consiglio, applicabile ai nuovi prodotti da
costruzione immessi sul mercato e impiegati nelle opere, comprese quelle
pubbliche.
Le Amministrazioni, i progettisti e la Direzione Lavori
considerino e rendano noto che per i prodotti da costruzione che ricadono
nell’ambito di applicazione del nuovo regolamento prevalgono le indicazioni del
regolamento stesso rispetto a quelle indicate dall’elenco prezzi.
TUTELA AMBIENTALE
Gli acquisti verdi della Pubblica Amministrazione (GPP)
sono obbligatori in base all’art. 34 del Dlgs 50/2016 “Codice degli appalti”,
che prevedono l’adozione dei “Criteri Ambientali Minimi” o “CAM” contenuti nei
documenti approvati, o che verranno approvati in seguito, con Decreto Ministeriale,
per ogni categoria di prodotto o servizio.
In particolare l’obbligo per le stazioni appaltanti è
quello di inserire nei bandi di gara almeno le specifiche tecniche e le
clausole contrattuali contenute nei documenti di CAM.
In ogni caso, al fine di preservare il più possibile le
fonti non rinnovabili presenti sul territorio, si dovrà rispettare il DM 8 maggio 2003, n.
203 e s.m.i. “Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente
capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una
quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato” così come recepito dalla
D.P.G.P. del 20
gennaio 2012 n. 41 che prevede l'utilizzo di materiale ottenuto
mediante il trattamento dei rifiuti provenienti dalle attività di costruzione e
demolizione e dalle attività industriali per una misura non inferiore al 50%
del fabbisogno complessivo di materiali.
I materiali riciclati dovranno essere prodotti in impianti
regolarmente autorizzati secondo la normativa vigente in materia di gestione
dei rifiuti e dovranno rispondere ai requisiti tecnici e prestazionali previsti
dalle specifiche Norme Tecniche di settore.
In considerazione della necessità di contenere il consumo
energetico sia in fase di costruzione sia in fase di gestione degli edifici, si
raccomanda di procedere alla progettazione e realizzazione di edifici
“sostenibili”, ossia a basso impatto ambientale (basso consumo di energia, minori
costi di produzione, gestione, mantenimento e recupero finale).
Le maggiori spese sostenute per l’investimento in
attrezzature a basso consumo energetico ed alta efficienza, per l’efficienza
delle lavorazioni, per le soluzioni tecniche adottate e per la certificazione
richiesta (qualora migliorativa rispetto ai minimi di legge), potranno essere
oggetto di specifiche analisi di costo in sede di valutazione dell'offerta
economicamente più vantaggiosa.
VALUTAZIONE DEL PROGETTO
L’azione di controllo, applicata con il doveroso rigore,
dovrà valutare le scelte effettuate dal progettista tenendo come
riferimento l’Elenco prezzi provinciale, ma adattandolo alla specifica
situazione del cantiere che si andrà a realizzare. Gli scostamenti dall’Elenco
prezzi e le precisazioni che il progettista avrà fornito nell’ambito della
relazione tecnica prevista dal progetto esecutivo, dovranno essere valutati con
professionalità ed oggettività.
CANTIERE TIPO STRADALE
È un cantiere
stradale di competenza provinciale (Strade Provinciali [S.P.], Strade Statali
[S.S.] o piste ciclopedonali) posto in fondovalle, cioè sotto i 1.200 m.s.l.m. , ben
accessibile dalle viabilità locali o provinciali, vicino alle cave per la
fornitura di aggregati lapidei naturali e/o riciclati (distanza massima degli
impianti entro i 35 km),
in prossimità di impianti di produzione di conglomerati bituminosi, calcestruzzi
e prefabbricati in c.l.s. certificati (distanza massima entro i 35 km) e con discariche e/o
impianti di trattamento e recupero entro i 10 km.
CANTIERE TIPO IGIENICO SANITARI
È un cantiere igienico
sanitari, di competenza provinciale, posto in fondovalle, cioè sotto i 1.200 m.s.l.m., ben
accessibile dalle viabilità, vicino alle cave per la fornitura di aggregati
lapidei naturali e/o riciclati (distanza massima degli impianti entro i 35 km), con, entro i 35 km, gli impianti di produzione
di calcestruzzi, prefabbricati in c.l.s. certificati, fornitori di tubazioni,
pozzetti e chiusini e produttori di serramenti coibentati e con discariche e/o
impianti di trattamento e recupero entro i 10 km.
SUPPORTO INFORMATICO
Entro il primo bimestre,
dopo la pubblicazione sul BUR, sarà possibile visionare l’Elenco Prezzi 2022 al
link http://www.elencoprezzi2022.provincia.tn.it/, sul quale saranno caricati anche i relativi file editabili
*.txt e *.xls. Il formato pdf invece è disponibile in allegato alla delibera di
approvazione.
COEFFICIENTE
MEDIO DI RIVALUTAZIONE
ANNO
|
2008
|
2009
|
2010
|
2011
|
2012
|
2018
|
2021
|
2022
|
2007
|
1,26
|
2,36
|
3,63
|
5,01
|
6,68
|
2,94
|
5,28
|
10,52
|
2008
|
|
1,09
|
2,34
|
3,70
|
5,35
|
1,65
|
3,97
|
9,14
|
2009
|
|
|
1,24
|
2,59
|
4,22
|
0,56
|
2,85
|
7,96
|
2010
|
|
|
|
1,33
|
2,94
|
-0,67
|
1,59
|
6,64
|
2011
|
|
|
|
|
1,59
|
-1,98
|
0,26
|
5,24
|
2012
|
|
|
|
|
|
-3,51
4.49*
|
-1,31
6,41*
|
3,59
11,49*
|
2018
|
|
|
|
|
|
|
2,28
10,28*
|
7,36
15,55*
|
2021
|
|
|
|
|
|
|
|
4,97
12,97*
|
* coefficiente da
applicare ai progetti assoggettati al ribasso dell'8% ai sensi della L.P. 30 dicembre 2014,
n. 14, Art. 43 “Contenimento del costo dei lavori pubblici” e s.m.i.
Il particolare contesto
congiunturale, caratterizzato da forti tensioni dei prezzi delle materie prime
e dei semilavorati, ha comportato, per la pubblicazione 2022, dei n. 3
coefficienti medi di rivalutazione dei 3 cantieri tipo di opere provinciali:
-
settore
edile 4,47%
-
settore
stradale 3,37%
-
settore
igienico sanitarie 7,08%
questo per permettere una migliore
valutazione dei progetti, relativi ai settori pubblicati, da aggiornare con
coefficiente di rivalutazione.
Per gli altri settori e/o opere,
resta valido il coefficiente di rivalutazione generale.
PROSPETTO A
PERCENTUALE INDICATIVA DELLE ASSISTENZE MURARIE NELLE OPERE EDILI
|
% ASSISTENZE(a)
|
|
1
|
2
|
3
|
4
|
IMPIANTI ELETTRICI(b)
|
16-18
|
13-15
|
26-30
|
8-10
|
IMPIANTI MECCANICI(c)
|
12-15
|
8-10
|
15-20
|
4-6
|
SERRAMENTISTICA(d)
|
4-8
|
1 fabbricati
residenziali di nuova costruzione;
2 fabbricati
pubblici, non residenziali, di nuova costruzione;
3 fabbricati
residenziali e pubblici ristrutturati;
4 fabbricati
industriali ed assimilabili.
(a)
l'utilizzo dello specifico valore percentuale dovrà derivare dalle scelte
progettuali adottate (es: canali tecnologici piuttosto che tracce nei muri)
(b)
esclusi i corpi illuminanti, gruppi elettrogeni, quadri rifasamento,
blindo sbarre, cabine di trasformazione, schermi elettronici, amplificatori,
attrezzature teatrali, centrali elettroniche al servizio di impianti telefonici,
antincendio, antifurto, ecc.;
(c)
esclusi generatori di calore, elettropompe, unità trattamento aria,
coibentazioni, torri evaporative, sistemi di regolazione, valvolame, ecc.;
(d)
da applicare sulla base delle lavorazioni previste e se nelle relative analisi
non sono già previste lavorazioni a carico della ditta edile.
SISTEMA INTERNAZIONALE
RIEPILOGO GRANDEZZE FONDAMENTALI, DERIVATE E RELATIVE UNITÀ
Unità base
NOME
|
DESCRIZIONE DELLE
GRANDEZZE
|
SIMBOLO
|
metro
|
lunghezza
|
m
|
chilogrammo
|
massa
|
kg
|
secondo
|
tempo
|
s
|
ampere
|
corrente elettrica
|
A
|
kelvin
|
temperatura termodinamica
|
K
|
mole
|
quantità di materia
|
mol
|
candela
|
intensità luminosa
|
cd
|
Unità derivate
NOME
|
DESCRIZIONE DELLE
GRANDEZZE
|
SIMBOLO
|
radiante
|
Misura di angoli piani
|
rad
|
hertz
|
Frequenza
|
Hz
|
newton
|
Forza
|
N
|
pascal
|
Pressione
|
Pa
|
joule
|
Forza
|
J
|
watt
|
Potenza
|
W
|
coulomb
|
Carica elettrica
|
C
|
volt
|
Differenza di potenziale
elettrico
|
V
|
farad
|
Capacità elettrica
|
F
|
ohm
|
Resistenza elettrica
|
Ω
|
siemens
|
Conduttanza elettrica
|
S
|
weber
|
Flusso magnetico
|
Wb
|
tesla
|
Densità di flusso
magnetica
|
T
|
henry
|
Induttanza
|
H
|
grado Celsius
|
Temperatura Celsius
|
°C
|
lumen
|
Flusso luminoso
|
ln
|
lux
|
Luminanza
|
lx
|
Principali prefissi del SI
Nome
|
Prefisso
|
Simbolo
|
tera
|
1012
|
T
|
giga
|
109
|
G
|
mega
|
106
|
M
|
kilo
|
103
|
k
|
hecto
|
102
|
h
|
deca
|
10
|
da
|
deci
|
10-1
|
d
|
centi
|
10-2
|
c
|
milli
|
10-3
|
m
|
micro
|
10-6
|
m
|
nano
|
10-9
|
n
|
pico
|
10-12
|
p
|
Unità non SI ammesse
Nome
|
Simbolo
|
minuto
|
min
|
ora
|
h
|
giorno
|
d
|
grado sessagesimale
|
°
|
minuto di angolo
|
‘
|
secondo di angolo
|
‘’
|
litro
|
l, L
|
tonnellata
|
t
|
Bar
|
bar
|
RIEPILOGO ALTRE GRANDEZZE E RELATIVE UNITÀ
NOME E DESCRIZIONE DELLE
GRANDEZZE
|
SIMBOLO
|
Metro quadrato
|
m2
|
Metro cubo
|
m3
|
Cento pezzi
|
100 pz.
|
Cadauno
|
cad.
|
Diametro nominale
|
DN
|
Pressione nominale
|
PN
|
Pollice (inch)
|
"
|
Identificativo grado di
protezione
|
Ipxx
|
Resistenza alla
diffusione del vapore
|
m
|
Livello di potenza sonora
|
DB
|
OPERE EDILI
Sono
qui riportate alcune indicazioni a supporto del Progettista, per la stesura di
progetti esecutivi.
B.36. OPERE DA FALEGNAME E SERRAMENTISTA
B.36.05. FINESTRE E PORTE FINESTRE
Nei
prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a serramenti
esterni/interni di finestre e portefinestre, si intendono compresi e compensati
gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai
piani, le spese generali e l'utile d'impresa.
Nell’Elenco
Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipologia di serramento,
preventivamente individuata nell’elaborato “abaco serramenti”, dovrà avere un
proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI esposti nel
paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a variazioni delle
dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese in ± 5% rispetto alle
dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento sono quelle della luce
architettonica.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento, nella
compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso, mediante
assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per ogni tipo
(serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa tipologia).
|
Esempio:
Finestra a due ante con sopraluce
fisso delle dimensioni di 1.00x1.70 (1.20+0.50)
- telaio fisso 5.40
m (perimetro
reale)
- traverso fisso 1.00
m (lunghezza
reale)
- finestra a due ante 5.00
m (minimo di
misurazione)
(perimetro
reale 4.40 m)
|
Il metodo di calcolo è lo
stesso delle altre tipologie di serramento (v.alluminio - pvc) si dovrà
inserire sempre il telaio esterno fisso (perimetro esterno) e quindi
l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per le finestre e le portefinestre
a due ante si misurerà unicamente il perimetro esterno; per ogni tipologia è
previsto un minimo di misurazione.
B.39. OPERE DA FABBRO E SERRAMENTISTA
B.39.41. FINESTRE E PORTE FINESTRE IN
ALLUMINIO
Nei
prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a serramenti
esterni/interni di finestre e portefinestre, si intendono compresi e compensati
gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai
piani, le spese generali e l'utile d'impresa.
In
Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipologia di
serramento, preventivamente individuata nell’elaborato “abaco serramenti”,
dovrà avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI
esposti nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a
variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese in ± 5%
rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento sono quelle
della luce architettonica.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa
tipologia).
|
Esempio 1:
Finestra ad un battente ad anta e ribalta in alluminio
verniciato a TT 1.0 – dimensioni 1.00x1.20
B.39.41.0021 – SERRAMENTI IN ALLUMINIO A TT 1.0
|
- 015 controtelaio 4.40 x 26.93
(perimetro
reale)
- 020 telaio
fisso 4.40 x 67.22
(perimetro
reale)
- 040 finestra a
un’anta (anta ribalta) 4.40 x 90.69
(perimetro
reale)
|
118.49
295.77
399.04
|
TOTALE
|
813.30
|
Il metodo di calcolo è lo
stesso delle altre tipologie di serramento (v.legno - pvc) si dovrà inserire
sempre il telaio esterno fisso (perimetro esterno) e quindi l'eventuale parte mobile
(perimetro esterno); per le finestre e le portefinestre a due ante si misurerà unicamente
il perimetro esterno; per ogni tipologia è previsto un minimo di misurazione.
Nel
caso di serramenti complessi, composti da più tipologie, oltre al telaio fisso
dovranno essere introdotti traversi o montanti fissi (lunghezza) e quindi le
eventuali parti mobili (perimetri parziali).
Le
tipologie di finitura mediante verniciatura ed elettrocolorazione hanno lo
stesso prezzo; per gli anodizzati naturali si potrà applicare una riduzione del
2% sul prezzo finale.
Esempio 2:
Porta finestra ad un battente ad anta semplice (dim
0.90x2.20), elemento fisso (0.90x1.20) e finestra a due battenti ad anta ed
anta ribalta (1.80x1.20) in alluminio verniciato TT 2.1
NB. Per serramenti non riconducibili ad un unico rettangolo
(bandiera) nel computo del telaio fisso si dovrà considerare il serramento
diviso in due parti distinte.
B.39.41.0016 – SERRAMENTI IN ALLUMINIO A TT 2.1
|
- 015 controtelaio
- 020 telaio fisso portafinestra
bandiera
- 025 traverso/montante
(tra
fisso e finestra)
- 055 portefinestre un’anta semplice
- 025 traverso/montante
(nell’anta
della portafinestra)
- 050 finestre a due ante
(anta
+ anta ribalta)
|
- perimetro
esterno
- perimetro
- perimetro
- lunghezza
- perimetro
esterno
- min.
misurazione
- perimetro
esterno
|
11.60
x 26.93
6.20 x
61.18
7.80
x 61.18
1.20 x
63.56
6.20 x
68.20
1.00 x
63.56
6.00 x 120.73
|
312.39
379.32
477.20
76.27
422.84
63.56
724.38
|
TOTALE
|
2455.96
|
B.39.46. PORTE E VETRATE IN ALLUMINIO
Nei
prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a serramenti
esterni/interni di porte e vetrate, si intendono compresi e compensati gli
oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani,
le spese generali e l'utile d'impresa.
In
Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipologia di
serramento, preventivamente individuata nell’elaborato “abaco serramenti”,
dovrà avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI
ELEMENTARI esposti nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno
validi fino a variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese
in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento sono
quelle della luce architettonica.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa
tipologia).
Il metodo di calcolo è lo stesso
delle altre tipologie di serramento (v.legno - pvc) si dovrà inserire sempre il
telaio esterno fisso (perimetro esterno) e quindi l'eventuale parte mobile
(perimetro esterno); per le porte a due ante si misurerà unicamente il perimetro
esterno; per ogni tipologia è previsto un minimo di misurazione.
|
Esempio
Porta ad un
battente ad un’anta delle dimensioni di 0.90x2.20, tamponata con doghe, con
fisso laterale vetrato delle dimensioni di 0.30x2.20 in alluminio verniciato
a TT 2.1
B.39.46.0021
– PORTE E VETRATE IN ALLUMINIO A TT 2.1
|
- 015 controtelaio
(perimetro
esterno su tre lati)
- 020 telaio
fisso (perimetro)
- 025 traverso/montante
(lunghezza)
- 050 porte ad
un’anta (perimetro)
- 040 sovrappr.
zoccolo (lunghezza)
- 215 doghe estruse
a TT (superficie)
|
5.60
x 26.93
5.90
x 61.55
2.20 x 63.56
6.20 x 170.53
1.20 x
44.25
1.98
x 193.08
|
150.81
363.14
139.83
1057.29
53.10
382.30
|
TOTALE
|
|
2146.47
|
Nel
caso di serramenti complessi, composti da più tipologie, oltre al telaio fisso
dovranno essere introdotti traversi o montanti fissi (lunghezza) e quindi le
eventuali parti mobili (perimetri parziali).
Le
tipologie di finitura mediante verniciatura ed elettrocolorazione hanno lo
stesso prezzo; per gli anodizzati naturali si potrà applicare una riduzione del
2% sul prezzo finale.
B.39.65. FACCIATE CONTINUE IN ALLUMINIO
Nei
prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a facciate
continue in alluminio a montanti e traversi, si intendono compresi e compensati
gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani,
le spese generali e l'utile d'impresa.
Nel
prezzo si intendono inoltre compresi e compensati gli oneri per la posa in
opera, i collegamenti tra la facciata ed il contesto edile, staffe di fissaggio
inferiori, superiori e fronte solaio, e quanto altro necessario per dare il
lavoro finito a regola d'arte.
Il
sistema dovrà essere idoneo per la realizzazione di facciate continue verticali
e inclinate (verso l’interno e l’esterno), coperture inclinate, tunnel,
costruzioni poligonali, bow window, piramidi e verande.
Il
progettista, nel determinare le dimensioni dei componenti, oltre alle caratteristiche
ambientali, (altezza dal suolo, esposizione alla pioggia, velocità dei venti
nella zona) e alle dimensioni e momento d'inerzia dei profilati, dovrà considerare
e valutare anche i dati tecnici degli accessori e le caratteristiche applicative,
nel rispetto delle “Raccomandazioni UNCSAAL” elaborate sulla base delle
normative UNI, UNI-EN e UNI-CNR esistenti in merito.
In
Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipo di facciata,
preventivamente individuato in apposito elaborato (abaco serramenti), dovrà
avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI esposti
nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a
variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese in ± 5% rispetto
alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento dovranno essere
quelle della luce architettonica.
Il
metodo di calcolo si basa sullo sviluppo lineare e sul numero di elementi
verticali (montanti) ed orizzontali (traversi) previsti in progetto.
Montanti
e traversi dovranno essere scelti in base alle necessità statiche individuate
dal progettista tramite apposito calcolo statico.
Le
parti apribili dovranno essere quotate come serramenti in alluminio (vedi
B.39.41/46) escludendo dal calcolo il solo controtelaio perimetrale, senza
sovrapprezzi per le facciate con pressori, con un sovrapprezzo del 25% per le
facciate con silicone strutturale; nei prezzi sono già considerati i maggiori
oneri per il montaggio dei vetri.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intera facciata, nella
compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere vetro e pannellature cieche in un unico prezzo della facciata
continua, mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo
cadauno per ogni tipo (facciate uguali con vetri diversi sono da considerare di
diversa tipologia).
Esempio 1
Facciata continua in alluminio a montanti e traversi con
pressore delle dimensioni di 3.60x6.00, suddivisa in 18 parti uguali
1.20x1.00, due delle quali apribili ad anta-ribalta, come da schema.
|
|
B.39.65.0010
FACCIATE CONTINUE IN AL A MONTANTI E TRAVERSI CON PRESSORE
|
035 - montante con profondità di 105mm
|
4
x 6.00
|
24.00
x 177.68
|
4'264,32
|
135 - traverso con profondità di 110mm
|
7
x 3 x 1.20
|
25.20 x 149.97
|
3'779.24
|
220 - chiusura intermedia a solaio
|
|
3.00 x 54.33
|
162.99
|
B.39.41.0016 – SERRAMENTI IN ALLUMINIO A TT 2.1
|
020 - telaio fisso
|
2x2x(1.20+1.00)
|
8.80
x 61.18
|
538.38
|
040 - finestra a un’anta (anta ribalta)
|
2x2x(1.20+1.00)
|
8.80
x 82.51
|
726.09
|
TOTALE
|
|
|
9'471.02
|
Esempio 2
Facciata continua in alluminio a montanti e traversi con
sigillante strutturale delle dimensioni di 4.80x3.00, suddivisa in 12 parti uguali
1.20x1.00, due delle quali apribili ad anta ribalta, come da schema.
|
|
B.39.65.0020
FACCIATE CONTINUE IN AL A MONTANTI E
TRAVERSI CON SIGILLATURA STRUTTURALE
|
030 - montante con profondità di 85mm
|
5
x 3.00
|
15.00 x 192.81
|
2'892.15
|
130 - traverso con profondità di 90mm
|
4
x 4 x 1.20
|
19.20 x 157.12
|
3'016.70
|
B.39.41.0016 – SERRAMENTI IN
ALLUMINIO A TT 2.1
|
020 - telaio fisso
|
2x2x(1.20+1.00)
|
8.80
x 61.18
|
538.38
|
040 - finestra a un’anta (anta ribalta)
|
2x2x(1.20+1.00)
|
8.80
x 82.51
|
726.09
|
B.39.65.0020 - FACCIATE CONTINUE IN AL A MONTANTI E TRAVERSI …
|
|
325 - aumento per parti apribili con sigillante strutturale 25% su (538.47 + 726.09)
|
316.12
|
TOTALE
|
7'489.44
|
|
|
|
|
|
|
|
B.42. OPERE DA SERRAMENTISTA IN PVC
B.42.05. SERRAMENTI IN PVC
B.42.10. PORTE E VETRATE IN PVC
Nei
prezzi dei lavori compiuti elencati nei paragrafi, relativi a serramenti
esterni/interni di finestre, portefinestre, porte e vetrate, si intendono
compresi e compensati gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico,
i sollevamenti ai piani, le spese generali e l'utile d'impresa.
In Elenco Prezzi Unitari e
nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipo di serramento, preventivamente
individuato in apposito elaborato (abaco serramenti), dovrà avere un proprio
prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI esposti nei
paragrafi; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a variazioni
delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese in ± 5% rispetto alle
dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento dovranno essere quelle
della luce architettonica.
Il
metodo di calcolo è lo stesso delle altre tipologie di serramento (v. legno -
alluminio) si dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso (perimetro esterno)
e quindi l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per le porte a due ante
si misurerà unicamente il perimetro esterno; per ogni tipologia è previsto un
minimo di misurazione.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è
preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso,
mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per
ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa
tipologia).
Nel
caso di serramenti complessi, composti da più tipologie, oltre al telaio fisso
dovranno essere introdotti traversi o montanti fissi (lunghezza) e quindi le
eventuali parti mobili (perimetri parziali).
B.51. OPERE DA VETRAIO
B.51.05. VETRI SEMPLICI
B.51.10. VETROCAMERA
Nei
prezzi dei lavori compiuti relativi a vetri semplici e al vetrocamera, elencati
nei rispettivi paragrafi, si intendono compresi e compensati gli oneri relativi
ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani, le spese
generali e l'utile d'impresa.
Nelle
voci del capitolo sono state inserite due tipologie di posa:
-
posa in opera
del vetro nel serramento eseguita in cantiere;
-
posa in opera
del vetro nel serramento eseguita in azienda (normalmente non utilizzata per
serramenti in AL).
Il
progettista sceglierà la tipologia di posa opportuna in base alle dimensioni
delle lastre, alle difficoltà di movimentazione, alle caratteristiche
dell'opera, alle normative vigenti, ecc.
Dove
non segnalata la differente posa i prezzi hanno la medesima incidenza nelle due
tipologie.
Per
quanto riguarda il vetrocamera, essendo innumerevoli le possibilità di accoppiamento
dei vetri e le prestazioni da richiedere in base alle caratteristiche
progettuali, si è inserita una voce base e tutta una serie di sovrapprezzi da
applicare per ottenere il tipo voluto.
I vetri formanti la vetrata
isolante dovranno avere spessore calcolato secondo la norme e comunque adeguato
alle dimensioni ed all'uso degli infissi su cui andranno montati, assicurare la
conformità ai criteri di sicurezza, garantire le prestazioni richieste
relativamente ad isolamento termico, abbattimento acustico e trasmissione
luminosa.
Sarà
quindi cura del progettista comporre le relative voci sulla base dei suddetti
sovrapprezzi conformemente ai requisiti prescritti.
Dato
che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento,
nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è preferibile
includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso, mediante assemblaggio
delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per ogni tipologia (serramenti
uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa tipologia).
B.72. OPERE DA TERMOIDRAULICO
B.72.22. ELETTROPOMPE
Legenda
per l’interpretazione delle caratteristiche delle elettropompe riportate nel
relativo paragrafo.
Un’elettropompa
a 3 velocità avente le curve caratteristiche sopra riportate, con riferimento alla
curva corrispondente alla massima velocità, verrà descritta nel seguente modo:
“portata
20-56 m3/h –
prevalenza 5.50/2.80 m.c.a.”
Una
elettropompa a portata variabile (elettronica) avente il diagramma caratteristico
di funzionamento sopra riportato, verrà descritta nel seguente modo:
“portata
0/4.3 m3/h –
prevalenza 4.80-1.80 m.c.a.”
SERRAMENTI – CALCOLO A METRO QUADRATO
Metodologia di calcolo del prezzo del serramento per
unità di superficie (a metro quadrato)
Sino
alla pubblicazione dell’”Appendice serramenti 2021” per ottenere il prezzo
di un serramento, si procedeva moltiplicando la misura del perimetro dello stesso
per ogni componente lineico (falso telaio, telaio fisso, telaio battente, ecc.)
al cui risultato si aggiungevano i prezzi dei vari componenti aggiuntivi
(traversi aggiuntivi, ecc.). Tale metodo di calcolo è stato denominato “standard”
per differenziarlo da quello innovativo denominato “a metro quadrato”.
Con
la pubblicazione dell’”Appendice serramenti 2021” al metodo “standard” è
stato affiancato (quindi resta in vigore anche il metodo “standard”) il metodo
“a metro quadrato”, con l’obbiettivo di facilitare i conteggi del prezzo dei
vari serramenti contemplando delle situazioni semplificate e con dimensioni
contenute.
Infatti
quando si utilizza il metodo “a metro quadrato” si fa riferimento ad un
serramento composto solamente da :Telaio fisso + Telaio battente (senza
considerare il falso telaio, il vetro ed i componenti aggiuntivi) con dimensioni
che stanno all’interno di un intervallo dimensionale per la misura della base
ed uno per la misura dell’altezza (qualora una delle due dimensioni del
serramento oggetto di calcolo non rientrasse nel relativo intervallo, tale
metodo di calcolo non è utilizzabile).
Il
metodo “a metro quadrato” non esclude, anzi proprio il contrario, l’utilizzo
del metodo “standard”; infatti quest’ultimo resta necessario per il calcolo del
prezzo del falso telaio e dei componenti aggiuntivi, nonché, rimane come unica
soluzione qualora le dimensioni di base ed altezza non risulterebbero interne
ai relativi intervalli dimensionali.
Quindi
il metodo di calcolo “a metro quadrato” non sostituisce ma affianca /
integra il metodo di calcolo “standard”.
Nello
specifico l’innovativo metodo di calcolo per unità di superficie, nasce da un
algoritmo di interpolazione dei risultati di vari casi studio, restituendo la
possibilità di calcolare il prezzo del serramento base (ovvero senza falso
telaio e componenti aggiuntivi) sulla base della superficie del serramento
stesso. Si fa presente che tale metodo, essendo il risultato di un algoritmo di
interpolazione, restituisce dei risultati che variano (seppur di poco) da
quelli ottenuti dal metodo “standard”.
Operativamente,
il metodo “a metro quadrato” si basa sull’utilizzo di un prezzo al mq da moltiplicare
per la relativa superficie del serramento al quale va aggiunta la relativa “quota fissa”.
Di
seguito viene riportato un esempio (che comunque sarà visibile anche
all’interno della descrizione dei vari Capitoli relativi ai serramenti)
Es.1:
(prezzo al mq *
superficie) + quota fissa = prezzo serramento
Es.2:
Finestra ad 1 anta
(antaribalta) di superficie pari a 1,2 mq
Voci
del metodo di calcolo al metro quadrato utilizzate:
B.36.05.0021.535
Finestra (80 mm) telaio fisso + un’anta
(antaribalta): perimetro (minimo 4
m) – intervallo (b 0.8-1.4 m , h 0.8-1.4 m) - Unione di B.36.05.0021.420
+ B.36.05.0021.435
€/mq 201,20
B.36.05.0021.536
Quota fissa per
finestra (80 mm)
telaio fisso + un’anta (antaribalta): perimetro (minimo 4 m) – intervallo (b 0.8-1.4 m , h 0.8-1.4 m)
€/cad. 250,49
Calcolo
(201,20 €/mq *
1,2 mq) + 250,49 €/cad. = 491,93 €
Il
prezzo del serramento oggetto di calcolo sarà quindi: € 491,93
Le
dimensioni di riferimento per il calcolo della geometria del serramento sono da
riferirsi al perimetro dello stesso e non alla luce architettonica, in modo da
computare il materiale utilizzato.
Le
due voci (prezzo al mq e quota fissa) computano entrambe in modo ripartito
secondo un algoritmo i prezzi dei componenti del serramento analizzato, ovvero
telaio fisso (infisso) e telaio delle ante; quindi, non è possibile per
l’ottenimento del prezzo del singolo serramento utilizzare le voci
singolarmente, ma devono essere utilizzate assieme come specificato
nell’esempio di cui sopra.
Si
ricorda che la descrizione di quanto viene considerato compreso o meno nei
prezzi per effettuare la computazione al metro quadrato è la stessa che si
trova nelle relative sezioni dell’Elenco Prezzi PAT, in quanto tale metodo
deriva direttamente dal metodo di computazione standard (al metro lineare).
Di
conseguenza nelle voci “prezzo al metro quadrato” e “quota fissa” sono già conteggiati
(a titolo esemplificativo e non esaustivo): fornitura e posa, serramento
composto da telaio fisso (infisso) ed anta/e, gocciolatoio, fermavetri,
coprifili, ferramenta, maniglia, eventuali cilindri con chiave, guarnizioni, e
quant’altro riportato nella relativa descrizione della sezione dell’Elenco
Prezzi PAT con le caratteristiche indicate anch’esse nella stessa descrizione.
Il
metodo di computazione al metro quadrato quindi non tiene conto di (a titolo
esemplificativo e non esaustivo): falso telaio, bancali interni od esterni,
profili per realizzazione di “inglesina”, celino del cassonetto, cassonetto,
vetro. Questi elementi accessori restano da computare secondo la metodologia
“standard” prevista dall’Elenco Prezzi PAT e possono trovarsi nella stessa sezione
dei componenti di telaio od in altre sezioni come per i vetri e cassonetti.
In
conclusione, quando si va a determinare il prezzo del serramento, che si
utilizzi il metodo “standard” od il metodo “a metro quadrato”, gli elementi
accessori vanno aggiunti al “sistema telaio fisso + telaio mobile” computandoli
secondo il metodo “standard”.
SERRAMENTI – NUOVI PROFILI IN LEGNO LAMELLARE
Con
l’”Appendice serramenti 2021”
sono stati inseriti, per tutte le categorie di serramenti in legno lamellare,
delle nuove voci relativamente a profili con sezioni maggiori a quelle
precedentemente inserite, ovvero profili con spessore 80 mm e 92 mm. Infatti, fino a prima
della pubblicazione dell’”Appendice serramenti 2021” l’Elenco Prezzi della
PAT contemplava solo profili in legno lamellare di spessore 68 mm.
Anche
per queste nuove sezioni, sono stati riportati i relativi valori di prezzo al
mq e quota fissa per l’utilizzo del metodo “a metro quadrato”.
BENI CULTURALI
Il presente listino analizza i prezzi delle voci relative a interventi
di recupero monumentale in edifici d’interesse storico artistico, facendo
riferimento per quanto concerne le competenze professionali a quanto previsto
dal Codice dei Beni Culturali D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e dal D.M. 22 agosto 2017
n. 154 art. 22.
La conservazione del patrimonio culturale è assicurata mediante una
coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione,
manutenzione e restauro. Per manutenzione s’intende il complesso delle attività
e degli interventi destinati al controllo delle condizioni del bene culturale e
al mantenimento dell’integrità, dell’efficienza funzionale e dell’identità del
bene e delle sue parti. Per restauro s’intende l’intervento diretto sul bene
attraverso un complesso di operazioni finalizzate all’integrità materiale ed al
recupero del bene medesimo, alla protezione e alla trasmissione dei suoi valori
culturali.
Gli interventi di manutenzione e restauro di beni culturali mobili e
superfici decorate di beni architettonici devono essere eseguiti da coloro che
sono restauratori ai sensi della normativa in materia (art. 29, comma 6, d.lgs.
42/04).
Il listino non è ancora completo per la mancanza di alcune categorie di
opere in fase di studio che seguiranno con la pubblicazione delle prossime
edizioni.
La programmazione dei lavori di restauro comporta spesso delle
difficoltà, il più delle volte per la mancanza d’informazioni preventive sulla
reale particolarità e consistenza delle opere da eseguire. Le voci analizzate,
vista la complessità e singolarità degli interventi di restauro, identificano
le tipologie d'opera che normalmente si riscontrano negli interventi
finalizzati al recupero e alla conservazione del patrimonio edilizio trentino,
con le sue specifiche caratterizzazioni materiali e costruttive; costituiscono
quindi un riferimento per la preventivazione esecutiva per analogia e
similitudine d’intervento. Il presente elaborato costituisce un'integrazione,
relativa al settore specifico dei Beni Culturali, del listino generale del settore
Opere Edili, al quale si fa riferimento per i costi dei materiali e delle opere
compiute compatibili con gli interventi di manutenzione e restauro monumentale.
Il listino si riferisce sempre a forniture e opere in cantieri e condizioni di
tipo medio; come già specificato nelle avvertenze generali, per le forniture e
per i lavori di particolare difficoltà e/o in zone disagiate, si potranno
eventualmente modificare i singoli prezzi sulla base delle analisi riferite
alle specifiche opere da realizzare. Sono ad esempio da considerare di maggior
difficoltà, le opere e i lavori che abbiano complessa accessibilità al cantiere
o ai singoli locali ove si svolgono i lavori, indisponibilità di aree di
stoccaggio delle merci, difficoltà di reperimento e lavorazione dei materiali,
particolari tipologie costruttive che richiedano maggiori oneri per l'utilizzo
di specifiche attrezzature o difficoltà di lavorazione. Le analisi delle
singole voci sono state condotte sia mediante l'indagine di mercato, sia
attraverso valutazioni delle operazioni e dei costi elementari degli interventi
specificati, tenendo conto delle normali difficoltà e della specializzazione
richiesta dagli interventi di restauro. I prezzi dei lavori compiuti di seguito
esposti, così come descritti dalle singole voci dei paragrafi, s’intendono
comprensivi degli obblighi e delle normali difficoltà di realizzazione tipiche
dei lavori di restauro, degli oneri dei trasporti, del carico, dello scarico,
dei sollevamenti ai piani, delle spese generali e dell'utile dell'impresa. Nei
prezzi si è inoltre valutata l’esigenza di esecuzione con quell'ordine di
precauzioni idonee a non danneggiare le restanti opere o manufatti e a non
arrecare danni a terzi. Nei lavori di demolizione s’intendono compresi gli
oneri per i canali occorrenti per la discesa dei materiali, per il lavaggio
delle superfici scarnificate, per la rimozione, la cernita, la pulizia e
l'accatastamento dei materiali giudicati recuperabili dalla Direzione Lavori
che rimarranno di proprietà dell'Amministrazione.
I materiali dovranno essere di ottima qualità, rispecchiare le
caratteristiche dei relativi Capitolati Speciali d'Appalto e delle normative
vigenti. Per quanto attiene ai metodi di misurazione, ove non precisato nelle
premesse ai capitoli del Listino o nelle singole voci, dovrà farsi riferimento
ai Capitolati Speciali d'Appalto in uso presso la Provincia Autonoma
di Trento.
OPERE
STRADALI
Nel presente paragrafo sono riportate alcune indicazioni a supporto del
Progettista e del Coordinatore per la sicurezza per la formulazione di progetti
esecutivi relativi ad interventi di costruzione e manutenzione di sovrastrutture
stradali. Le informazioni contenute non sono esaustive e devono essere
considerate come semplici indicazioni per una corretta impostazione delle
scelte tecniche progettuali ed applicazione dei corrispettivi economici.
PROGETTAZIONE
Sulla base degli obiettivi della Stazione appaltante, il Progettista
dovrà procedere con l’individuazione delle esigenze di base da soddisfare
mediante un’adeguata scelta dei materiali e delle tecnologie costruttive. Il
progetto esecutivo elaborato dovrà assicurare la conformità alle norme di
riferimento in materia tecnica, ambientale, di idoneità all’impiego dei
prodotti ed a tutte le prescrizioni applicabili.
Salvo ulteriori richieste espresse dalle Stazioni appaltanti, il Progettista
dovrà considerare le seguenti esigenze progettuali:
-
prestazioni
strutturali della sovrastruttura (portanza e durata);
-
prestazioni funzionali
del piano viabile (pendenze trasversali e longitudinali, regolarità,
superficiale, aderenza nelle diverse condizioni meteorologiche);
-
prestazioni ambientali
nel processo di realizzazione delle opere e loro mantenimento nel tempo
(risparmio risorse non rinnovabili).
Definiti i criteri ed i livelli delle prestazioni da raggiungere, il Progettista
dovrà procedere con attenzione all’esecuzione delle seguenti attività:
-
analisi delle
condizioni generali e individuazione puntuale delle opere da eseguire;
-
individuazione dei
tratti di strada interessati dagli interventi di costruzione e manutenzione
della sovrastruttura (progressive chilometriche con direzione di marcia, Comuni
ecc…)
-
indagine sulle
strutture esistenti (con particolare attenzione in caso di interventi di
manutenzione);
-
scelta dei materiali e
delle tecnologie costruttive;
-
determinazione degli
spessori (a catalogo o mediante calcoli strutturali);
-
individuazione delle
specifiche di riferimento e dei prezzi correlati inclusi nel presente Elenco
dei prezzi;
-
individuazione di
eventuali sovrapprezzi da applicare per le particolari condizioni realizzative
previste;
-
elaborazione di nuove
specifiche di riferimento e relativi prezzi, qualora non previsti nel presente
Elenco prezzi.
La Provincia Autonoma di Trento ha predisposto una serie di Norme tecniche
di riferimento per la costruzione e manutenzione delle sovrastrutture stradali
da allegare ai Capitolati speciali d’appalto, opportunamente predisposti per le
singole opere da realizzare. Le Norme tecniche a cui il Progettista dovrà fare
riferimento, nell’edizione in vigore al momento della progettazione, sono:
-
Norme tecniche
pavimentazioni in conglomerato bituminoso;
-
Norme tecniche e
ambientali per la produzione dei materiali riciclati e posa nelle costruzioni
edili e stradali;
-
Norme tecniche per la
formazione del corpo stradale.
STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA
Sulla base degli obiettivi della Stazione appaltante e delle scelte
progettuali del Progettista, il Coordinatore per la Sicurezza dovrà procedere
con l’individuazione degli adempimenti necessari per garantire la sicurezza dei
lavoratori e degli utenti della strada in conformità alle normative vigenti. Il
Coordinatore per la Sicurezza dovrà pertanto procedere con un’approfondita valutazione
delle caratteristiche dell’opera e del contesto in cui la stessa è inserita,
oltre all’esame delle modalità esecutive.
Il base alle valutazioni effettuate, il Coordinatore per la Sicurezza
dovrà redigere tutti i documenti in conformità al D.Lgs. 81/2008 fra i quali è
previsto la redazione degli elaborati economici di stima dei costi per la
sicurezza (ad es. computo metrico estimativo dei costi per la sicurezza).
Per la elaborazione dei documenti previsti
dalla normativa vigente di settore, il Coordinatore potrà utilizzare il
capitolo “S – sicurezza” che riporta i principali costi di sicurezza sia per cantieri
temporanei (ad esempio D.M 10/07/2002) che per cantieri fissi.
PARAMETRI DI VALUTAZIONE PER LE
PAVIMENTAZIONI
Sulla base delle esigenze progettuali da soddisfare ed in
attuazione delle attività previste al paragrafo precedente, il Progettista
dovrà procedere con la corretta individuazione delle specifiche tecniche e del
prezzo corrispondente.
I principali parametri di riferimento per la corretta
attribuzione del prezzo sono:
-
Classificazione
dei lavori;
-
Tipologia
della viabilità;
-
Caratteristiche
dimensionali dell’intervento;
-
Condizioni
operative e vincoli realizzativi.
Di seguito si riportano gli elementi essenziali per la
corretta valutazione economica delle lavorazioni.
CLASSIFICAZIONE DEI LAVORI
Come anticipato nelle Premesse generali (paragrafo “subappalto”),
valutata la tipologia delle lavorazioni in base al rapporto tra le opere
specialistiche e l’appalto principale, il Progettista potrà applicare ai singoli
prezzi una maggiorazione non superiore al 20%. Il caso ricorre, ad esempio,
qualora i lavori relativi alla pavimentazione stradale siano previsti in un
appalto, ma non prevalenti ed è possibile che l’appaltatore possa fare ricorso
al subappalto nei termini previsti dalle norme vigenti. A lavori di
pavimentazione di questo tipo potrà essere applicata la maggiorazione indicata.
TIPOLOGIA DELLA VIABILITÀ
La quotazione delle specifiche tecniche contenute
nell’Elenco prezzi è riferita alle lavorazioni effettuate sulla rete stradale
primaria e sulla rete principale, di transito, scorrimento e distribuzione.
Qualora l’intervento interessi la rete stradale secondaria
in ambito urbano e locale, di accesso, e/o la pavimentazione di piazzali, il Progettista
dovrà procedere con la valutazione delle specifiche condizioni operative, con
la conseguente formulazione di nuove voci (N.V.). I fattori che incidono sulla
valutazione economica di base nella determinazione delle nuove voci sono riconducibili
ad un rallentamento delle lavorazioni come, ad esempio, la presenza di accessi
a raso, i raccordi laterali con finitura a mano, la continua variazione della
sezione trasversale, la limitazione di impiego dei mezzi d’opera (autocarri e
macchine operatrici).
CARATTERISTICHE DIMENSIONALI
DELL’INTERVENTO
Oltre a quanto valutato dal progettista secondo le
indicazioni del paragrafo precedente, nel caso in cui il progetto preveda la
realizzazione delle opere di pavimentazione in aree ridotte o per lavori
frazionati è previsto il riconoscimento di un compenso per l’approntamento del
cantiere in base alla sua estensione. Nel capitolo dedicato alle pavimentazioni
in conglomerato bituminoso (D.51.30) sono riportati e quantificati i compensi
da applicare in base alle superfici oggetto delle lavorazioni e a particolari
condizioni di esecuzione.
Il compenso deve sempre essere applicato per superfici inferiori
a 2.500 m2
secondo quanto definito dalla voce “D.51.30.1 – Piccoli lavori di bitumatura –
approntamento cantiere” (con superficie fino a m² 500; con superficie
oltre m² 500 fino a m² 1000; con superficie oltre m² 1000 fino a m²
1500; con superficie oltre m² 1500 fino a m² 2500) e devono essere
considerate le condizioni secondo quanto previsto nella voce “D.51.30.9010
Sovrapprezzo ai lavori di bitumatura per condizioni particolari”.
-
lavoro notturno
4,00 %
-
lavoro festivo
7,00 %
-
lavoro notturno festivo
9,00 %
-
lavoro in galleria 10,00 %
CONDIZIONI OPERATIVE E VINCOLI
REALIZZATIVI
I lavori di pavimentazione in conglomerato bituminoso sono
condizionati da fattori tecnici e dalle modalità di esecuzione delle
opere.
In merito agli aspetti tecnici la realizzazione delle
pavimentazioni in conglomerato bituminoso è particolarmente condizionata sia dalle
condizioni morfologiche che dalla morfologia del cantiere. La riduzione degli
spazi di transito e di manovra (luci di passaggio ridotte e riduzioni di
portata), da un lato, e la pendenza del piano viabile, dall’altro, limitano
l’utilizzo dei mezzi meccanici adeguati e costituiscono i fattori che provocano
il rallentamento dei lavori ed il maggiore ricorso alle lavorazioni manuali con
il conseguente incremento dei costi.
I lavori di pavimentazione stradale, specie negli
interventi di manutenzione, producono un impatto considerevole sul regolare
flusso della mobilità. I cantieri, di qualsivoglia natura, comportano la
deviazione del traffico in conformità alle prescrizioni normative vigenti
(Codice della strada e disciplinare dei segnalamenti temporanei). Al fine di
contenere il disagio provocato specialmente nei periodi di maggiore intensità
di traffico e assicurare l’incolumità a lavoratori ed agli utenti, può essere
opportuno procedere con l’esecuzione dei lavori in limitate aree di manovrabilità,
in notturno e/o in giornate festive. Tale modalità comporta un maggiore onere
direttamente correlato al costo della manodopera ed ai maggiori oneri di
approvvigionamento dei materiali.
Nel capitolo dell’Elenco dedicato ai lavori di
pavimentazione sono riportati alcuni fattori di maggiore costo che devono
essere riconosciuti all’appaltatore in forma di sovrapprezzo alle singole
lavorazioni effettuate nelle condizioni descritte. Il Progettista e il
Direttore dei Lavori, ognuno nell’esercizio delle competenze attribuite,
dovranno valutare l’eventuale presenza di ulteriori elementi che comportino un
aggravio dei costi di lavorazione.
MODALITA’ DI UTILIZZO DEL SETTORE “D”
E' opportuno che i professionisti nell'utilizzare il
preziario PAT, nello specifico il settore "D" Opere Stradali, mantengano
inalterata sia la descrizione della voce che il codice di prezzo attribuito. Se
per qualsivoglia motivo, un tecnico nel redigere un progetto ecc... ritenga
necessario dover modificare il prezzo, è fatto obbligo per costui predisporre
una Voce Nuova con analisi del prezzo e cambiare completamente sia la codifica
della voce che la descrizione del prezzo e non "personalizzare" ne il
codice PAT, con l'aggiunta di simboli, lettere, ulteriori numeri ecc... , ne
tanto meno modificare la descrizione estesa della voce.
Al fine di assicurare l'immediata individuazione delle Voci
Nuove o modificate rispetto a quelle riportate nel presente preziario PAT e
valutarne correttamente il relativo prezzo, è opportuno utilizzare il codice
N.V. (Nuova Voce) seguito da opportuni codici numerici.
Con riferimento a premesso, si riassumono e si definiscono:
D OPERE
STRADALI
D.xx MACROCAPITOLI
(es: D.11 - OPERE D'ARTE IN TERRA - ALL'APERTO)
D.xx.yy PARAGRAFI
(es:
D.11.5 - DEMOLIZIONI)
D.xx.yy.vvvv VOCI (es: D.11.5.10 - DEMOLIZIONI DI MURATURA DI QUALSIASI
GENERE)
D.xx.yy.vvvv.ttt TIPI
(es: D.11.5.10.5 - ESEGUITA CON O SENZA USO DI
MINE O DELLE MINE DI ALLENTAMENTO)
dove:
D SETTORE
OPERE STRADALI
Comprende tutti quegli interventi inerenti la
programmazione, la progettazione e la direzione dei lavori per la costruzione
di nuove strade, la realizzazione di opere di ampliamento, di ristrutturazione
e di manutenzione di strade che rientrino nel territorio della Provincia Autonoma
di Trento.
Per strada si definisce l'area ad uso pubblico destinata alla
circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali.
D.xx MACROCAPITOLI
L'insieme di capitoli aggregati per le tipologie di
attività di norma svolte nel settore stradale. Tale aggregazione si basa sulla
usuale definizione tecnica delle attività svolte in cantieri stradali e
sull'esperienza maturata nel settore della programmazione, progettazione e
direzione dei lavori nella costruzione di nuove strade nonché nella
realizzazione di opere di ampliamento o di ristrutturazione di strade nel
territorio della Provincia Autonoma di Trento. Tale suddivisone vuole svolgere
una funzione di indirizzo e di guida per una più aderente attribuzione delle
voci di preziario alle effettive attività previste in fase di progettazione e
svolte in fase di esecuzione dell'opera.
I macrocapitoli sono 7 e sono suddivisi in:
D.05 Materiali
a pie d'opera;
D.1x Opere d'arte
in terra: ovvero tutte quelle attività preparatorie e/o propedeutiche alla
realizzazione dell'opera. Tali attività possono essere generalmente
riassumibili nella preparazione del terreno, che consiste: nel rimuovere tutti
gli ostacoli naturali od artificiali anche per mano di demolizioni in larga
scala; nello asportare lo strato superficiale di materie vegetali; negli scavi
che comprendono sia quello in terra nei tratti in cui la strada dovrà correre
in trincea od a mezza costa sia gli scavi di fondazione per i manufatti che gli
scavi preceduti da operazioni di rottura con mine o da operazioni meccaniche di
scasso o taglio qualora il materiale da asportare sia roccioso o di notevole
compattezza ed infine la formazione dei rilevati a mezzo di riporto delle terre
occorrenti per portare il piano stradale alla quota di progetto con la
regolazione dei sottofondi e delle scarpate;
D.2x Opere d'arte
strutturali: ovvero tutti quei manufatti con funzioni statiche che hanno lo
scopo di assicurare la continuità dell'asse stradale in corrispondenza di fiumi
e torrenti, di permettere l'attraversamento di vallate e di catene montuose e
di contenere le terre ove sono stati fatti dei tagli (in trincea, a mezza costa
ecc...) o con le quali si sono costruiti dei rilevati con l'esclusione della
pavimentazione stradale;
D.3x Opere d'arte
idrauliche: ovvero tutte quelle opere che hanno lo scopo di raccogliere ed
allontanare dalla sede viaria le acque di qualsiasi natura e provenienza, per
modo che queste, non producano danni al corpo stradale riducendo la capacità
portante dei terreni su cui poggia la sede viaria stessa, con conseguente
pericolo al normale svolgimento del traffico veicolare;
D.4x Opere
provvisionali e di difesa: ovvero tutte quelle opere di fondazioni speciali e
di sostegno provvisorie a protezione della viabilità atte a garantire la
completa stabilità sia del piano di posa che del corpo del rilevato e tutte
quelle lavorazioni necessarie a garantire la stabilità dei terreni;
D.5x Opere
funzionali ed accessorie: ovvero tutte le lavorazioni necessarie a completare i
macrocapitoli e le lavorazioni precedenti portando così a completamento la
costruzione della sede viaria per poterla rendere agibile. Tali lavorazioni
possono essere riassunte nelle opere a verde, nella sovrastruttura stradale
idonea a garantire la transitabilità del traffico veicolare secondo le
previsioni progettuali, nelle barriere stradali in acciaio ed in legno ed infine
nella realizzazione delle segnaletiche orizzontali e verticali.
D.6x Impianti:
ovvero tutte le predisposizioni civile ed industriali propedeutiche alla
realizzazione degli impianti nonché la realizzazione degli stessi relativi al
settore Opere Stradali;
- La nuova codifica assunta nel redigere il presente elenco
prezzi della P.A.T. prevede l'utilizzo di un valore numerico x nel codice dei
Macrocapitoli pari a:
1 - (es. D.51) qualora la voce sia considerata lavorazione
all'aperto
2 - (es. D.12) qualora la voce sia considerata lavorazione
da svolgere in sotterraneo.
D.xx.yy PARAGRAFI
L'insieme di voci aggregati per le tipologie di esecuzione.
D.xx.yy.vvvv VOCI
Per quanto attiene i metodi di misurazione, ove non
precisati nelle singole voci, dovrà farsi riferimento ai Capitolati Speciali
d'Appalto in uso presso la Provincia Autonoma di Trento per lo specifico
settore di intervento.
CRITERI DI ELABORAZIONE
Si precisa che per le forniture dei materiali a piè
d'opera, e conseguentemente nella determinazione dei lavori compiuti, sono
state considerate le seguenti distanze stradali:
- km 10 per materiali ferrosi in genere, cementi e similari
in sacchi o sfusi, bitumi e derivati, tubazioni in plastica, materiali per
impermeabilizzazioni, barriere stradali e segnaletica verticale;
- km 35 per aggregati lapidei naturali e riciclati,
conglomerati bituminosi, geotessili ed affini e prefabbricati in calcestruzzo
certificati;
- km 10 per discarica e/o a impianto di trattamento e
recupero
- km 10 per i restanti materiali.
In proposito dovranno essere considerati dal progettista
gli oneri ed i vincoli specifici cui l'Impresa deve assoggettarsi e di seguito
elencati a titolo esemplificativo e non esaustivo:
1) ONERI
- ubicazione del cantiere;
- incidenza delle quantità di materiale da destinarsi ad
impianto di recupero e/o impianto di smaltimento proveniente dall'attività di
scavo e/o demolizione, da conferire a deposito provvisorio (l'individuazione e
l'onere di affitto del sito è a carico dell'Impresa);
- presenza di falde acquifere;
- tipologia particole dell'opera e/o della lavorazione;
- bonifica bellica;
- lavorazioni in turni, notturne o festive.
2) VINCOLI
- individuazione degli stakeholders (quali enti pubblici,
altri enti portatori di interessi pubblici, soggetti privati) di vario genere
interferenti col cantiere;
- vicinanza di edifici e/o manufatti esistenti;
- regimazione delle acque per i lavori in alveo.
- esecuzione di lavori in presenza di traffico;
CRITERI DI UTILIZZO
Le voci comprese nel Listino definiscono le
caratteristiche, le metodologie e le prestazioni dell'intervento da eseguire.
Esse abbisognano di un'attenta lettura, sia per
l'introduzione di taluni concetti innovativi, sia perché la definizione dei
materiali e delle modalità di esecuzione risulta determinante per la formazione
del prezzo.
Ad esempio, se in sede progettuale venisse riscontrata la
necessità di realizzare l'opera prevedendo prestazioni straordinarie notturne o
festive o per turni, nella determinazione del prezzo di Elenco Prezzi Unitari,
si dovranno evidenziare tali maggiori oneri nella relazione tecnica e predisporre
una specifica analisi.
Per esigenze di chiarezza ed allo scopo di aumentare le
possibilità di utilizzo a seconda delle necessità specifiche di ogni singolo
cantiere, le voci sono state disarticolate e semplificate, in modo da
ricomprendere in esse solamente gli oneri espressamente indicati così come
previsti nella fase progettuale.
1. Collocazione dei materiali inutilizzabili derivanti da
scavi o demolizioni.
Il progettista dovrà stabilire la collocazione definitiva
dei materiali di risulta provenienti dagli scavi o demolizioni, adottando uno
dei seguenti criteri:
a) individuare l'impianto di smaltimento e/o impianto di
recupero.
Tale metodo fornirà al progettista le necessarie notizie
per definire il costo unitario specifico e l'eventuale costo del trasporto di
detto materiale ad una distanza chilometrica eccedente i 10 km.
b) individuare nel progetto aree che
necessitino di ripristino e/o sistemazione ambientale o altro tipo di bonifica
che, per questo scopo, dovranno essere messe a disposizione dell'Impresa da
parte dell'Amministrazione.
Tale progettazione rientrerà nel progetto principale e
dovrà prevedere, oltre che le necessarie opere di accesso, approntamento e protezione,
anche un disciplinare di gestione e la sistemazione finale dell'area.
2. Scavi in roccia da mina.
Nel prezzo dello scavo in roccia dura eseguito con l'uso
sistematico delle mine è stata considerata la necessità che l'abbattimento
della roccia venga realizzato nel rispetto delle sezioni di progetto, adottando
tecniche e metodologie atte a garantire, in tutto l'ambiente circostante la
zona di scavo, il controllo degli effetti distruttivi, o comunque perturbanti,
delle esplosioni. In proposito sono state previste specifiche voci di prezzo
per il riconoscimento degli oneri derivanti dall'adozione di metodologie
speciali, quali l'abbattimento controllato ed il pretaglio, da indicarsi in
progetto.
3. Fondazioni speciali e consolidamenti.
In ragione della variabilità dell'incidenza sul costo
complessivo delle lavorazioni, sono stati considerati separatamente gli oneri
relativi ad impianto di cantiere, scavo od infissione a vuoto, demolizione di
trovanti con scalpello o benna scalpello, trattamento testa pali o
scapitozzatura diaframmi, prove di carico.
4. Pavimentazioni in cubetti di porfido.
Nella preventivazione dei lavori riguardanti le
pavimentazioni in cubetti di porfido è ricorrente il caso in cui
l'Amministrazione risulti già proprietaria di parte del materiale base (il
cubetto di porfido) recuperato dalle demolizioni. Qualora si verificasse tale
ipotesi, il progettista dovrà determinare le quantità indicative, ma
giustificate ed obbiettive, di pavimentazione da realizzare con e senza
fornitura del cubetto in porfido.
Sarà competenza della D.L. determinare in sede contabile l'esatto
quantitativo di lavoro eseguito con il materiale messo a disposizione
dall'Amministrazione e quindi con la voce di sola posa, contabilizzando il
restante con la voce di fornitura e posa.
SOVRASTRUTTURE STRADALI
Nello
schema di seguito riportato sono indicati, a titolo di esempio, gli elementi
costruttivi di un corpo stradale così come denominati dalla normativa di
settore.
Di
seguito di riporta un estratto dalle definizioni contenute nelle “Norme
funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” (D.M. 05/11/2001)
DISPOSITIVO
DI RITENUTA: Elemento tendente ad evitare la fuoriuscita dei veicoli dalla
piattaforma o comunque a ridurne le conseguenze dannose. E' contenuto all'interno
dello spartitraffico o del margine esterno alla piattaforma.
FASCIA
DI PERTINENZA: striscia di terreno compresa tra la carreggiata più esterna e il
confine stradale. E' parte della proprietà stradale e può essere utilizzata
solo per la realizzazione di altre parti della strada.
FASCIA
DI RISPETTO: striscia di terreno, esterna al confine stradale, sulla quale
esistono vincoli alla realizzazione, da parte del proprietario del terreno, di
scavi, costruzioni, recinzioni, piantagioni, depositi e simili.
FASCIA
DI SOSTA LATERALE: parte della strada adiacente alla carreggiata, separata da
questa mediante striscia di margine discontinua e comprendente la fila degli
stalli di sosta e la relativa corsia di manovra.
MARCIAPIEDE:
parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata
e protetta, destinata ai pedoni.
MARGINE
INTERNO: parte della piattaforma che separa carreggiate percorse in senso
opposto.
MARGINE
LATERALE: parte della piattaforma che separa carreggiate percorse nello stesso
senso.
MARGINE
ESTERNO: parte della sede stradale, esterna alla piattaforma, nella quale
trovano sede cigli, cunette, arginelli, marciapiedi e gli elementi di sicurezza
o di arredo (dispositivi di ritenuta, parapetti sostegni, ecc.).
PIATTAFORMA:
parte della sede stradale che comprende i seguenti elementi:
a)
una o più carreggiate
complanari, di cui la corsia costituisce il modulo fondamentale;
b)
le banchine in
destra e in sinistra;
c)
i margini
(eventuali) interno e laterale (comprensivi delle banchine);
Non
rientra nella piattaforma il margine esterno.
Come
descritto, la sovrastruttura è collocata nella parte superiore del solido
stradale e comprende la fondazione e la pavimentazione. Le sovrastrutture,
normalmente, si considerano di tre tipi, con la seguente denominazione
tradizionale:
-
flessibili (fondazione non legata o legata con legante
bituminoso sovrapposta dalla pavimentazione in conglomerato bituminoso CB);
-
semirigide (fondazione legata con legante idraulico
sovrapposta dalla pavimentazione in conglomerato bituminoso CB);
-
rigide (fondazione non legata o legata con legante
idraulico sovrapposta dalla pavimentazione in CLS).
INTERVENTI COSTRUTTIVI
Nei
paragrafi seguenti sono schematizzati i principali interventi costruttivi
relativi alle sovrastrutture flessibili e semirigide.
Gli
schemi riportati sono indicativi e non esaustivi: è responsabilità del
Progettista individuare la tipologia costruttiva più adeguata o definire le
soluzioni alternative. Per ogni sezione tipo descritta sono indicati i materiali
e/o le lavorazioni di riferimento; il Progettista potrà individuare la
soluzione più appropriata al singolo progetto esecutivo sulla base delle
valutazioni tecniche e delle prestazioni da ottenere.
Gli
interventi costruttivi che possono essere realizzati su una sovrastruttura
stradale sono:
A.
NUOVE
COSTRUZIONI O MANUTENZIONI PROFONDE;
B.
MANUTENZIONI
SUPERFICIALI;
C.
RIPRISTINI.
A) NUOVE COSTRUZIONI O MANUTENZIONI PROFONDE
Interessano
tutti gli strati della sovrastruttura, dalla fondazione agli strati in conglomerato
bituminoso.
Tabella delle sezioni tipo
Sezione Tipo 1A su rilevato (fondazione-base-binder-usura)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|
|
1
|
D.51.30.0215
|
Manto
d’usura tipo “C”
|
Primo
impiego
|
D.51.30.0225
|
Manto
d’usura tipo “D”
|
D.51.30.0230
|
Manto
d’usura tipo “D” modificato
|
D.51.30.0315
|
Pavimentazione
antisdrucciolo
|
D.51.30.0325
|
Pavimentazione
SMA (splittmastixasphalt)
|
2
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
D.51.30.0025
|
Mano
d’attacco con bitume modificato (*)
|
3
|
D.51.30.0125
|
Binder
|
Riciclato
(max
30%)
|
4
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
5
|
D.51.30.0115
|
Strato di
base a caldo
|
Riciclato
(max
30%)
|
D.51.30.0116
|
Strato di
base in conglomerato bituminoso riciclato a freddo
|
Riciclato
(<
100%)
|
6
|
D.51.30.0005
|
Mano di impregnazione con bitume normale
|
n.a.
|
7
|
D.51.25.0120
|
Finitura
superficiale alla fondazione stradale
|
n.a.
|
8
|
D.51.25.0110
|
Fondazione
stradale con materiali naturali
|
Primo
impiego
|
D.51.25.0115
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati non legati
|
Riciclato
(<
100%)
|
D.51.25.0116
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati legati
|
D.11.15.0160
|
Stabilizzazione
del sottofondo
|
* - da applicare nel caso in cui lo Strato di
usura sia realizzato in SMA.
|
Sezione Tipo 1B su impalcato ( binder-usura)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|
|
1
|
D.51.30.0215
|
Manto
d’usura tipo “C”
|
Primo
impiego
|
D.51.30.0225
|
Manto
d’usura tipo “D”
|
D.51.30.0230
|
Manto
d’usura tipo “D” modificato
|
D.51.30.0315
|
Pavimentazione
antisdrucciolo
|
D.51.30.0325
|
Pavimentazione
SMA (splittmastixasphalt)
|
2
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
D.51.30.0025
|
Mano
d’attacco con bitume modificato (*)
|
3
|
D.51.30.0125
|
Binder
|
Riciclato
(max
30%)
|
4
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
* - da applicare nel caso in cui lo Strato di
usura sia realizzato in SMA.
|
Sezione Tipo 2 (fondazione-binder-usura)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|
|
1
|
D.51.30.0215
|
Manto
d’usura tipo “C”
|
Primo
impiego
|
D.51.30.0225
|
Manto
d’usura tipo “D”
|
D.51.30.0230
|
Manto
d’usura tipo “D” modificato
|
D.51.30.0315
|
Pavimentazione
antisdrucciolo
|
D.51.30.0325
|
Pavimentazione
SMA (splittmastixasphalt)
|
2
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
D.51.30.0025
|
Mano
d’attacco con bitume modificato (*)
|
3
|
D.51.30.0125
|
Binder
|
Riciclato
(max
30%)
|
4
|
D.51.25.0120
|
Finitura
superficiale alla fondazione stradale
|
n.a.
|
5
|
D.51.25.0110
|
Fondazione
stradale con materiali naturali
|
Primo
impiego
|
D.51.25.0115
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati non legati
|
Riciclato
(<
100%)
|
D.51.25.0116
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati legati
|
D.11.15.0160
|
Stabilizzazione
del sottofondo
|
* - da applicare nel caso in cui lo Strato di
usura sia realizzato in SMA.
|
Sezione Tipo 3 (fondazione–strato multifunzionale)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|
|
1
|
D.51.30.0135
|
Strato
unico tipo “E”
|
Riciclato
(<
30%)
|
2
|
D.51.25.0120
|
Finitura
superficiale alla fondazione stradale
|
n.a.
|
3
|
D.51.25.0110
|
Fondazione
stradale con materiali naturali
|
Primo
impiego
|
D.51.25.0115
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati non legati
|
Riciclato
(<
100%)
|
D.51.25.0116
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati legati
|
D.11.15.0160
|
Stabilizzazione
del sottofondo
|
|
|
|
|
|
B) MANUTENZIONI SUPERFICIALI
Interessano
lo strato superiore d’usura ed hanno lo scopo di ripristinare le
caratteristiche planimetriche e di aderenza del piano viabile. Lo strato superficiale
può essere applicato direttamente alla pavimentazione esistente, previa pulizia
del piano e spruzzatura di una mano d’attacco, o successivamente alla rimozione
dello strato d’usura esistente.
In
base alle caratteristiche plano-altimetriche ed alla presenza di ammaloramenti
della pavimentazione esistente, il Progettista dovrà valutare la necessità di
procedere con la posa di uno strato di risagomatura, disgiunto dallo strato
d’usura, e/o con il risanamento degli strati intermedi della pavimentazione.
Qualora il degrado strutturale interessi gli strati profondi della
sovrastruttura, si dovrà prevedere la sostituzione di tutti gli strati
ammalorati.
Tabella delle Sezioni tipo:
Sezione Tipo 4 (risagomatura-usura)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|
|
1
|
D.51.30.0215
|
Manto d’usura
tipo “C”
|
Primo
impiego
|
D.51.30.0225
|
Manto
d’usura tipo “D”
|
D.51.30.0230
|
Manto
d’usura tipo “D” modificato
|
D.51.30.0315
|
Pavimentazione
antisdrucciolo
|
D.51.30.0325
|
Pavimentazione
SMA (splittmastixasphalt)
|
2
|
D.51.30.0015
|
Mano d’attacco
con bitume normale
|
n.a.
|
D.51.30.0025
|
Mano
d’attacco con bitume modificato (*)
|
3
|
D.51.30.0125
|
Binder
|
Riciclato
(<
30%)
|
D.51.30.0135
|
Strato
unico tipo “E” (**)
|
4
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
* da
applicare nel caso in cui lo Strato di usura sia realizzato in SMA.
** in alternativa al Binder qualora
sia necessario differire nel tempo la posa dello strato di usura.
|
Sezione Tipo 5 (fresatura - risagomatura - usura)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|
|
1
|
D.51.30.0215
|
Manto d’usura
tipo “C”
|
Primo
impiego
|
D.51.30.0225
|
Manto
d’usura tipo “D”
|
D.51.30.0230
|
Manto
d’usura tipo “D” modificato
|
D.51.30.0315
|
Pavimentazione
antisdrucciolo
|
D.51.30.0325
|
Pavimentazione
SMA (splittmastixasphalt)
|
2
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
D.51.30.0025
|
Mano
d’attacco con bitume modificato (*)
|
3
|
D.51.30.0125
|
Binder
|
Riciclato
(<
30%)
|
D.51.30.0135
|
Strato
unico tipo “E” (**)
|
4
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
5
|
D.11.05.0160
|
Fresatura
a freddo di pavimentazione esistente
|
|
A.04.10.0025
|
Conferimento
ad impianto di trattamento rifiuti – conglomerato bituminoso – fresato
|
|
* da
applicare nel caso in cui lo Strato di usura sia realizzato in SMA.
** in alternativa al Binder qualora
sia necessario differire nel tempo la posa dello strato di usura.
|
C) RIPRISTINO DELLA SOVRASTRUTTURA
Gli
interventi di ripristino interessano tutti gli strati della sovrastruttura,
dalla fondazione agli strati in conglomerato bituminoso, ma sono limitati nella
sezione trasversale alla copertura di scavi effettuati per la posa di sottoservizi
o aperture profonde del corpo stradale.
Di
norma, l’esecuzione della pavimentazione deve essere estesa oltre la larghezza
dello scavo stesso per assicurare un solido appoggio del conglomerato
bituminoso e prevenire le lesioni provocate dagli assestamenti del materiale per
effetto della post-compattazione.
Sezione tipo:
Sezione Tipo 5 (fresatura-risagomatura-usura)
|
STRATIGRAFIA
|
SPECIFICHE DI RIFERIMENTO
|
Codice
|
Descrizione
|
Materiale
|
|
1
|
D.51.30.0215
|
Manto
d’usura tipo “C”
|
Primo
impiego
|
D.51.30.0225
|
Manto
d’usura tipo “D”
|
2
|
D.51.30.0015
|
Mano
d’attacco con bitume normale
|
n.a.
|
3
|
D.51.30.0125
|
Binder
|
Riciclato
(<
30%)
|
4
|
D.51.30.0015
|
Mano d’attacco
con bitume normale
|
n.a.
|
5
|
D.51.30.0115
|
Strato di
base a caldo
|
Riciclato
(max
30%)
|
D.51.30.0116
|
Strato di
base in conglomerato bituminoso
riciclato a freddo
|
Riciclato
(<
100%)
|
3
|
D.51.25.0110
|
Fondazione
stradale con materiali naturali
|
Primo
impiego
|
D.51.25.0115
|
Fondazione
stradale con materiali riciclati non legati
|
Riciclato
(<
100%)
|
* - da applicare nel caso in cui lo Strato di
usura sia realizzato in SMA.
|
OPERE IGIENICO-SANITARIE
TABELLE E DISEGNI
TABELLA
RIEPILOGATIVA PER:
-
COMPUTO CONVENZIONALE
DEL VOLUME DI SCAVO
-
DIMENSIONI DEL
RIVESTIMENTO E DEL RINFIANCO TUBAZIONI
TUBAZIONI IN GHISA (E.01.05.0005 – E.01.05.0016)
TUBAZIONI IN GRES CON RINFIANCO (E.01.05.0026)
TUBAZIONI IN GRES CON RIVESTIMENTO (E.01.05.0031)
TUBAZIONI IN CLS VIBROCOMPRESSO (E.01.05.0035 –
E.01.05.0036)
TUBAZIONI IN CLS RIVESTITE (E.01.05.0041 –
E.01.05.0042)
TUBAZIONI IN CLS CON MASSELLO (E.01.05.0046)
TUBAZIONI IN POLIETILENE (E.01.05.0057)
TUBAZIONI IN POLIETILENE CON RIVESTIMENTO (E.01.05.0062)